funny vegan
tutta un'altra storia
  • Ricette
    • Tutte Cocktail Dolci Salate
      Dolci

      Gelato more e lamponi

      30 Giugno 2022

      Ricette

      Insalata croccante

      17 Giugno 2022

      Ricette

      Crispy tofu nuggets

      31 Maggio 2022

      Ricette

      Mexican Bowl con fagioli neri croccanti

      20 Maggio 2022

      Cocktail

      Golden Hour

      16 Marzo 2022

      Cocktail

      Blue Soul

      26 Febbraio 2022

      Cocktail

      Acqua fresca cetriolo, menta e limone

      9 Febbraio 2022

      Cocktail

      One Thing Well

      5 Ottobre 2021

      Dolci

      Gelato more e lamponi

      30 Giugno 2022

      Dolci

      Baci di dama

      11 Maggio 2022

      Dolci

      Treccia Di Pan Brioche

      10 Maggio 2022

      Dolci

      Spicy bonbon

      5 Maggio 2022

      Salate

      Insalata croccante

      17 Giugno 2022

      Salate

      Crispy tofu nuggets

      31 Maggio 2022

      Salate

      Mexican Bowl con fagioli neri croccanti

      20 Maggio 2022

      Salate

      Pizza di farina integrale con crema di carote,…

      16 Maggio 2022

  • Lifestyle
    • Tutte Beauty Home Running Away Style
      Home

      Gusti tosti

      10 Giugno 2022

      Beauty

      Il make-up…da mangiare!

      3 Giugno 2022

      Home

      Sweet Table & co…ccole

      6 Maggio 2022

      Lifestyle

      Tra storia e amori greci

      22 Aprile 2022

      Beauty

      Il make-up…da mangiare!

      3 Giugno 2022

      Beauty

      Passaggi di stato: da liquido a solido

      23 Marzo 2022

      Beauty

      Massaggi: coccole personalizzate

      30 Gennaio 2022

      Beauty

      Smalti cruelty free, eco e naturali…oggi ci sono!

      14 Dicembre 2021

      Home

      Gusti tosti

      10 Giugno 2022

      Home

      Sweet Table & co…ccole

      6 Maggio 2022

      Home

      Lusso tecnologico in cucina

      31 Gennaio 2022

      Home

      Divano: il protagonista del living

      19 Gennaio 2022

      Running Away

      Tra storia e amori greci

      22 Aprile 2022

      Running Away

      Viaggio in Australia. Parte 1

      8 Aprile 2022

      Running Away

      Hawaii: somewhere over the rainbow

      15 Marzo 2022

      Running Away

      Uzbekistan: il viaggio che più vi sorprenderà

      25 Gennaio 2022

      Style

      Colori dolci e gonne a caramella

      19 Gennaio 2021

      Style

      Cinquanta sfumature di rosso

      22 Settembre 2020

      Style

      Giro intorno al mondo

      31 Luglio 2020

      Style

      Scende la pioggia, ma che fa?

      17 Luglio 2020

  • Foodish
  • Wellness
  • People
  • Pets
    • Pets

      Furetti: che caratterino!

      28 Marzo 2022

      Pets

      Permesso di invecchiare

      29 Gennaio 2022

      Pets

      I segreti del buon letargo

      22 Gennaio 2022

      Pets

      Bone biscuits

      6 Gennaio 2022

      Pets

      Asini alla riscossa

      22 Novembre 2021

  • News
  • FVMagazine
  • Shop
  • Eventi
  • Contatti
  • 0
Wellness

Alzati e cammina

by Giulia Gardenghi 1 Aprile 2022
1 Aprile 2022

Funny Vegan wellness alzati e cammina


di Rita Spàngaro

Che stare seduti faccia male si sa, ma quanto sia deleterio l’oggetto sedia, sviluppato nei secoli più in base a dettami di design che sulle nostre caratteristiche fisiologiche, è meno noto.
Ad ammetterlo è stata anche la designer californiana Galen Cranz, docente di architettura socio-culturale a Berkeley, specializzata nel Body Conscious Design. Convivendo da quando era ragazzina con un’accentuata scoliosi, già una decina di anni fa, nel suo libro The Chair (WW Norton & Co, 2000), l’esperta puntava il dito proprio sulla progettazione di questi pezzi di arredamento, pensati per compiacere più l’occhio (e il mercato) che il fisico: “Noi le progettiamo, ma una volta costruite sono loro a plasmare il nostro corpo”.
Nel settore della progettazione di interni Cranz non è stata l’unica esperta consapevole di questa incongruenza. Negli anni Settanta il noto designer Victor Papanek aveva definito questi cattivi progetti come una forma di “omicidio fai da te”.

Relax letale

Da tempo le ricerche confermano che costringere il nostro corpo a stare immobile su una seduta con schienale, e magari braccioli, produce numerosi disturbi. James Levine, endocrinologo americano della Mayo Clinic, ne ha individuati addirittura trentaquattro, tra i quali: indebolimento della muscolatura dorsale e addominale, dolore alla schiena, tensione sul diaframma, problemi di circolazione, vene varicose, stress, ictus, digestione rallentata, stipsi, declino cognitivo, disabilità. Le sedute troppo morbide, poi, benché confortevoli, diminuiscono la probabilità che ci si voglia alzare o che si cambi spesso posizione, predisponendo a piaghe da decubito gli anziani. Già nel 2012 uno studio dell’Università di Harvard pubblicato su The Lancet, analizzando le cause di malattie cardiache, diabete e cancro, aveva individuato proprio la sedia come responsabile comune, stimando che ogni anno, in tutto il mondo, l’inattività uccidesse più di cinque milioni di persone. Un’ennesima conferma viene da una ricerca pubblicata a giugno 2020 su Jama Oncology, secondo la quale stare ogni giorno troppe ore seduti aumenta dell’82% il rischio di morire per tumore. Previsione non molto rassicurante, dal momento che, secondo i dati resi noti ad agosto 2020 sulla rivista BMC Public Health, la sedentarietà tra gli adulti in Europa è aumentata dell’8% in quindici anni. Ma il dato più inquietante, dicono gli esperti, è che l’attività fisica regolare non cancella i potenziali danni dello stare seduti: sedie e divani ci rubano anni di vita.

Seduta attiva

Com’è possibile che, dal punto di vista evolutivo, riposare sia per noi così deleterio quando altri esseri viventi passano molto tempo immobili, in letargo o in stato di quiescenza?
Uno studio recente della University of Southern California sulla popolazione di cacciatori-raccoglitori della Tanzania, gli Hadza, estranea, non solo all’oggetto sedia, ma alle principali patologie croniche del mondo industrializzato, ha concluso che non è tanto l’inattività a far ammalare, quanto la posizione che assumiamo durante l’inattività e la pessima abitudine di rimanere pressoché immobili. A quanto pare questa popolazione, nonostante una vita intensamente movimentata, trascorre infatti circa dieci ore al giorno in relax contro le nostre nove. Il segreto del loro benessere è piuttosto la seduta “attiva”, che permette un lavoro muscolare anche durante il riposo: un aspetto fondamentale per la prevenzione, secondo i ricercatori, perché se il muscolo si muove produce lipasi, una lipoproteina che brucia i trigliceridi e abbassa il rischio cardiovascolare. Proprio come avveniva per l’uomo primitivo. È evidente che la sedia, inducendo un relax totale, non necessita di alcuna attività muscolare, come richiedono invece, anche se in misura parziale, panca o sgabello, suoi predecessori fino all’età industriale, momento in cui il lavoro ripetitivo incentivò la diffusione delle sedie.

Vie d’uscita:

Allora, come sedersi (o non sedersi affatto) in tempi di smart working?

1) I più allenati possono tentare lo squatting, la posizione privilegiata dagli Hadza: accovacciati, con i talloni a terra e il peso del bacino sul retro delle caviglie. Non sarà facile inizialmente, ma gli esperti assicurano che con il tempo ci si abitua e si impara a stare comodi.

2) In alternativa, tra le mille posizioni di riposo adottate dagli esseri umani nel mondo, catalogate dall’antropologo Gordon W. Hewes, si possono introdurre nella routine quotidiana quella a gambe incrociate, o quella inginocchiati a terra, alla maniera dei giapponesi. Oppure sdraiati, appoggiati su un gomito come nell’antica Roma.

3) Per chi è costretto a stare ore davanti a un pc è di moda il sit-stand desk, la scrivania rialzabile per alternare il lavoro da seduti e il lavoro in piedi, introdotta già da anni alla Apple da Tim Cook. L’ideale, dicono i ricercatori, è un rapporto seduti-in piedi che va da 1:1 fino a 1:3. Ma per favorire il movimento vero e proprio è disponibile una versione di standing desk con tapis roulant incorporato.

4) Nel caso si preferisse avere una guida, il sito web www.smartworkandlife.co.uk propone uno Smart work resource kit gratuito, ossia un percorso personalizzato a livello manageriale, individuale o di team per imparare a lavorare stando seduti il meno possibile e facendo movimento.

5) Se non si può proprio fare a meno dell’oggetto sedia, meglio accordare la preferenza a quelle ergonomiche il cui design, come suggerisce Galen Cranz: “[…] supporti e faciliti la necessità di movimento del corpo”. Tra le più innovative, Soul Seat dell’azienda americana Health by Design, nella versione Primera Vegan Leather Fabric: una seduta a due livelli che permette di stare seduti accovacciati, a gambe incrociate o inginocchiate e schiena naturalmente dritta.

6) Nel caso si usi una sedia normale, attenzione alla postura: tenere le braccia ad angolo retto con avambracci e polsi appoggiati sui braccioli o sulla scrivania, ginocchia ad angolo retto con piedi ben appoggiati e paralleli e, soprattutto, schiena, collo e testa dritti, come se un filo in cima al capo ci tirasse verso l’alto. Evitare gambe accavallate o, peggio, avvitate.

7) Interrompere questa posizione il più spesso possibile, almeno per dieci minuti ogni mezz’ora o al massimo un’ora, come raccomanda il dottor James Levine, che ha studiato per trent’anni le patologie dello stare troppo seduti. Si può telefonare mentre si cammina, andare in bagno o sistemare casa. Per chi è più atletico, invece, c’è l’interval training: da dieci a trenta secondi di attività fisica ad alta intensità possono sostituire i dieci minuti di movimento leggero.

Funny Vegan wellness alzati e cammina

 

di Rita Spàngaro

Che stare seduti faccia male si sa, ma quanto sia deleterio l’oggetto sedia, sviluppato nei secoli più in base a dettami di design che sulle nostre caratteristiche fisiologiche, è meno noto.

Ad ammetterlo è stata anche la designer californiana Galen Cranz, docente di architettura socio-culturale a Berkeley, specializzata nel Body Conscious Design. Convivendo da quando era ragazzina con un’accentuata scoliosi, già una decina di anni fa, nel suo libro The Chair (WW Norton & Co, 2000), l’esperta puntava il dito proprio sulla progettazione di questi pezzi di arredamento, pensati per compiacere più l’occhio (e il mercato) che il fisico: “Noi le progettiamo, ma una volta costruite sono loro a plasmare il nostro corpo”.
Nel settore della progettazione di interni Cranz non è stata l’unica esperta consapevole di questa incongruenza. Negli anni Settanta il noto designer Victor Papanek aveva definito questi cattivi progetti come una forma di “omicidio fai da te”.

Relax letale

Da tempo le ricerche confermano che costringere il nostro corpo a stare immobile su una seduta con schienale, e magari braccioli, produce numerosi disturbi. James Levine, endocrinologo americano della Mayo Clinic, ne ha individuati addirittura trentaquattro, tra i quali: indebolimento della muscolatura dorsale e addominale, dolore alla schiena, tensione sul diaframma, problemi di circolazione, vene varicose, stress, ictus, digestione rallentata, stipsi, declino cognitivo, disabilità. Le sedute troppo morbide, poi, benché confortevoli, diminuiscono la probabilità che ci si voglia alzare o che si cambi spesso posizione, predisponendo a piaghe da decubito gli anziani. Già nel 2012 uno studio dell’Università di Harvard pubblicato su The Lancet, analizzando le cause di malattie cardiache, diabete e cancro, aveva individuato proprio la sedia come responsabile comune, stimando che ogni anno, in tutto il mondo, l’inattività uccidesse più di cinque milioni di persone. Un’ennesima conferma viene da una ricerca pubblicata a giugno 2020 su Jama Oncology, secondo la quale stare ogni giorno troppe ore seduti aumenta dell’82% il rischio di morire per tumore. Previsione non molto rassicurante, dal momento che, secondo i dati resi noti ad agosto 2020 sulla rivista BMC Public Health, la sedentarietà tra gli adulti in Europa è aumentata dell’8% in quindici anni. Ma il dato più inquietante, dicono gli esperti, è che l’attività fisica regolare non cancella i potenziali danni dello stare seduti: sedie e divani ci rubano anni di vita.

Seduta attiva

Com’è possibile che, dal punto di vista evolutivo, riposare sia per noi così deleterio quando altri esseri viventi passano molto tempo immobili, in letargo o in stato di quiescenza?
Uno studio recente della University of Southern California sulla popolazione di cacciatori-raccoglitori della Tanzania, gli Hadza, estranea, non solo all’oggetto sedia, ma alle principali patologie croniche del mondo industrializzato, ha concluso che non è tanto l’inattività a far ammalare, quanto la posizione che assumiamo durante l’inattività e la pessima abitudine di rimanere pressoché immobili. A quanto pare questa popolazione, nonostante una vita intensamente movimentata, trascorre infatti circa dieci ore al giorno in relax contro le nostre nove. Il segreto del loro benessere è piuttosto la seduta “attiva”, che permette un lavoro muscolare anche durante il riposo: un aspetto fondamentale per la prevenzione, secondo i ricercatori, perché se il muscolo si muove produce lipasi, una lipoproteina che brucia i trigliceridi e abbassa il rischio cardiovascolare. Proprio come avveniva per l’uomo primitivo. È evidente che la sedia, inducendo un relax totale, non necessita di alcuna attività muscolare, come richiedono invece, anche se in misura parziale, panca o sgabello, suoi predecessori fino all’età industriale, momento in cui il lavoro ripetitivo incentivò la diffusione delle sedie.

Vie d’uscita:

Allora, come sedersi (o non sedersi affatto) in tempi di smart working?

1) I più allenati possono tentare lo squatting, la posizione privilegiata dagli Hadza: accovacciati, con i talloni a terra e il peso del bacino sul retro delle caviglie. Non sarà facile inizialmente, ma gli esperti assicurano che con il tempo ci si abitua e si impara a stare comodi.

2) In alternativa, tra le mille posizioni di riposo adottate dagli esseri umani nel mondo, catalogate dall’antropologo Gordon W. Hewes, si possono introdurre nella routine quotidiana quella a gambe incrociate, o quella inginocchiati a terra, alla maniera dei giapponesi. Oppure sdraiati, appoggiati su un gomito come nell’antica Roma.

3) Per chi è costretto a stare ore davanti a un pc è di moda il sit-stand desk, la scrivania rialzabile per alternare il lavoro da seduti e il lavoro in piedi, introdotta già da anni alla Apple da Tim Cook. L’ideale, dicono i ricercatori, è un rapporto seduti-in piedi che va da 1:1 fino a 1:3. Ma per favorire il movimento vero e proprio è disponibile una versione di standing desk con tapis roulant incorporato.

4) Nel caso si preferisse avere una guida, il sito web www.smartworkandlife.co.uk propone uno Smart work resource kit gratuito, ossia un percorso personalizzato a livello manageriale, individuale o di team per imparare a lavorare stando seduti il meno possibile e facendo movimento.

5) Se non si può proprio fare a meno dell’oggetto sedia, meglio accordare la preferenza a quelle ergonomiche il cui design, come suggerisce Galen Cranz: “[…] supporti e faciliti la necessità di movimento del corpo”. Tra le più innovative, Soul Seat dell’azienda americana Health by Design, nella versione Primera Vegan Leather Fabric: una seduta a due livelli che permette di stare seduti accovacciati, a gambe incrociate o inginocchiate e schiena naturalmente dritta.

6) Nel caso si usi una sedia normale, attenzione alla postura: tenere le braccia ad angolo retto con avambracci e polsi appoggiati sui braccioli o sulla scrivania, ginocchia ad angolo retto con piedi ben appoggiati e paralleli e, soprattutto, schiena, collo e testa dritti, come se un filo in cima al capo ci tirasse verso l’alto. Evitare gambe accavallate o, peggio, avvitate.

7) Interrompere questa posizione il più spesso possibile, almeno per dieci minuti ogni mezz’ora o al massimo un’ora, come raccomanda il dottor James Levine, che ha studiato per trent’anni le patologie dello stare troppo seduti. Si può telefonare mentre si cammina, andare in bagno o sistemare casa. Per chi è più atletico, invece, c’è l’interval training: da dieci a trenta secondi di attività fisica ad alta intensità possono sostituire i dieci minuti di movimento leggero.

Scoprite quali esercizi sono più adatti al vostro stile di vita: parola d’ordine? Muoversi! Per altre notizie relative al mondo Salute e Benessere, visitate la sezione dedicata.

attività fisicamovimentosalutesediasmart workingveganwellness
1 FacebookTwitterPinterestWhatsappEmail
precedente
Spalmabile allo yogurt di soia
successivo
Zuppa al gusto di verdure di Tisanoreica, il richiamo

ti potrebbe anche interessare

Feet training

4 Luglio 2022

Il decluttering non è per tutti

24 Maggio 2022

Zuccheri, glicemia non portarmi via!

14 Maggio 2022

Ritrovare l’equilibrio

27 Febbraio 2022

Abbonati alla rivista

Abbonati alla rivista

Vai allo shop ->

News

  • Pedon, ulteriore richiamo del Ministero per i semi di chia

    4 Luglio 2022
  • Lucky Me Instant Noodles Hot Chili Flavor, il richiamo

    4 Luglio 2022
  • Strozzapreti del Fumaiolo, il richiamo del Ministero

    29 Giugno 2022

Siti Amici

Instagram

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Youtube
  • Email

COOKIE POLICY - PRIVACY POLICY
@2021 - All Right Reserved. Designed and Developed by Funny Vegan
FunnyVegan è una testata registrata presso il Tribunale di Milano numero 235 del 1° giugno 2012


Back To Top
funny vegan
  • Ricette
    • Tutte Cocktail Dolci Salate
      Dolci

      Gelato more e lamponi

      30 Giugno 2022

      Ricette

      Insalata croccante

      17 Giugno 2022

      Ricette

      Crispy tofu nuggets

      31 Maggio 2022

      Ricette

      Mexican Bowl con fagioli neri croccanti

      20 Maggio 2022

      Cocktail

      Golden Hour

      16 Marzo 2022

      Cocktail

      Blue Soul

      26 Febbraio 2022

      Cocktail

      Acqua fresca cetriolo, menta e limone

      9 Febbraio 2022

      Cocktail

      One Thing Well

      5 Ottobre 2021

      Dolci

      Gelato more e lamponi

      30 Giugno 2022

      Dolci

      Baci di dama

      11 Maggio 2022

      Dolci

      Treccia Di Pan Brioche

      10 Maggio 2022

      Dolci

      Spicy bonbon

      5 Maggio 2022

      Salate

      Insalata croccante

      17 Giugno 2022

      Salate

      Crispy tofu nuggets

      31 Maggio 2022

      Salate

      Mexican Bowl con fagioli neri croccanti

      20 Maggio 2022

      Salate

      Pizza di farina integrale con crema di carote,…

      16 Maggio 2022

  • Lifestyle
    • Tutte Beauty Foodish Home Mum&Baby Running Away Style
      Home

      Gusti tosti

      10 Giugno 2022

      Beauty

      Il make-up…da mangiare!

      3 Giugno 2022

      Home

      Sweet Table & co…ccole

      6 Maggio 2022

      Lifestyle

      Tra storia e amori greci

      22 Aprile 2022

      Beauty

      Il make-up…da mangiare!

      3 Giugno 2022

      Beauty

      Passaggi di stato: da liquido a solido

      23 Marzo 2022

      Beauty

      Massaggi: coccole personalizzate

      30 Gennaio 2022

      Beauty

      Smalti cruelty free, eco e naturali…oggi ci sono!

      14 Dicembre 2021

      Home

      Gusti tosti

      10 Giugno 2022

      Home

      Sweet Table & co…ccole

      6 Maggio 2022

      Home

      Lusso tecnologico in cucina

      31 Gennaio 2022

      Home

      Divano: il protagonista del living

      19 Gennaio 2022

      Running Away

      Tra storia e amori greci

      22 Aprile 2022

      Running Away

      Viaggio in Australia. Parte 1

      8 Aprile 2022

      Running Away

      Hawaii: somewhere over the rainbow

      15 Marzo 2022

      Running Away

      Uzbekistan: il viaggio che più vi sorprenderà

      25 Gennaio 2022

      Style

      Colori dolci e gonne a caramella

      19 Gennaio 2021

      Style

      Cinquanta sfumature di rosso

      22 Settembre 2020

      Style

      Giro intorno al mondo

      31 Luglio 2020

      Style

      Scende la pioggia, ma che fa?

      17 Luglio 2020

  • Foodish
  • Wellness
  • People
  • Pets
    • Pets

      Furetti: che caratterino!

      28 Marzo 2022

      Pets

      Permesso di invecchiare

      29 Gennaio 2022

      Pets

      I segreti del buon letargo

      22 Gennaio 2022

      Pets

      Bone biscuits

      6 Gennaio 2022

      Pets

      Asini alla riscossa

      22 Novembre 2021

  • News
  • FVMagazine
  • Shop
  • Eventi
  • Contatti

Usiamo i cookie per fornirti la miglior esperienza d'uso e navigazione sul nostro sito web. Puoi saperne di più circa quali usiamo o negare il consenso cliccando "Impostazioni".

Shopping Cart

Close

Nessun prodotto nel carrello.

Close
Logo Sito PLugin Cookies
Powered by  GDPR Cookie Compliance
Panoramica

Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

Cookie strettamente necessari

I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie e per fruire del sito.

Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.

Cookie di terze parti

Questo sito web utilizza Google Analytics e uso di plugins associati per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari.

Mantenere abilitato questo cookie ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!

Cookie aggiuntivi

Cookie relativi all’account
Se crei un account con noi, utilizzeremo i cookie per la gestione del processo di registrazione. Questi cookie vengono solitamente cancellati quando ti disconnetti, tuttavia in alcuni casi potrebbero rimanere in seguito per ricordare le tue preferenze del sito quando sei disconnesso.

Cookie relativi alle newsletter via email
Questo sito offre servizi di iscrizione a newsletter e i cookie possono essere utilizzati per ricordare se sei già registrato e mostrare notifiche che potrebbero essere valide solo per gli utenti iscritti / non iscritti.

Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!

Cookie Policy

Puoi leggere la nostra Cookie Policy per saperne di più.