di Sandra Colbacchin
Vestiti freschi, sandali e pelle abbronzata. In una parola: estate. Oltre alle vacanze e agli aperitivi all’aria aperta, l’arrivo della stagione calda annovera anche tormentoni meno felici come la depilazione. Avere gambe lisce da sfoggiare dal mattino alla sera può diventare un vero e proprio incubo, ma solo se non si sceglie la giusta tecnica!
Rasoio
È il metodo tra i più conosciuti. Pro: rapidità di utilizzo e assenza di dolore lo rendono perfetto per depilazioni last minute e fai da te. Contro: l’uso frequente stimola la ricrescita. Da non sottovalutare anche il rischio di tagli e la secchezza della pelle. Per questo è bene procedere alla rasatura dopo aver applicato un olio o una crema grassa che idrati in profondità.
Crema depilatoria
L’azione chimica dei suoi componenti permette di eliminare i peli superflui dopo pochi minuti dall’applicazione. Pro: veloce e indolore come il rasoio, ma senza rischio di tagli. Contro: ricrescita rapida e rischio di irritazioni, soprattutto se non si toglie la crema entro i tempi indicati.
Filo di cotone
Bande Abru è il nome originario di questa tecnica usata in Persia per depilare le sopracciglia. Lo strumento è un filo di cotone (o seta, quindi attenzione!) arrotolato a spirale che va tenuto con le mani e passato sulla zona da trattare. Pro: estirpa i peli dalla radice, togliendo anche la peluria sottile. Contro: non è adatto a zone molto estese.
Epilatore elettrico
È un apparecchio dotato di testine mobili che catturano i peli dalla radice. Pro: ricrescita più lenta, è l’ideale per i ritocchi. Contro: può provocare la comparsa di peli sottopelle. Inoltre può risultare fastidioso per chi ha una soglia bassa del dolore.
Ceretta a caldo
Metodo classico di epilazione tramite una cera calda di resina fusa da spalmare sulla pelle, che va rimossa applicando e poi strappando strisce solitamente di carta. Pro: indebolisce i peli, eliminando anche quelli più corti grazie alla dilatazione dei pori dovuta al calore. Contro: sconsigliata per chi ha la pelle particolarmente sensibile, che tende a vene varicose o capillari fragili.
Ceretta a freddo
Sono strisce di cera preconfezionate che vanno scaldate con le mani e applicate sulla zona da depilare. Pro: risultato duraturo. In più sono pronte all’uso e disponibili in diversi formati. Contro: se la striscia non aderisce perfettamente alla pelle sono necessarie più applicazioni provocando, oltre al dolore, anche possibili irritazioni.
Laser
Tecnica di epilazione che distrugge i follicoli grazie alla trasformazione dell’energia luminosa in calore. La luce del laser ha un’unica lunghezza d’onda che bersaglia la melanina presente nel bulbo, per questo si presta bene su peli scuri e pelle chiara. Questo trattamento deve essere eseguito in un centro qualificato e dopo consulto medico, che indicherà anche il tipo di laser da usare in base alla pelle. Pro: praticamente indolore e con un risultato di lunga durata, se non addirittura definitivo. Contro: il costo di ogni seduta – ne possono servire anche dieci – può arrivare a qualche centinaio di euro. Inoltre è da evitare con pelle abbronzata o a ridosso delle vacanze.
Luce pulsata
Tecnica che trasforma la luce in calore sfruttando più lunghezze d’onda, adattandosi a diversi tipi di pelle. Pro: le sedute hanno un costo inferiore rispetto al laser ed esiste anche una versione casalinga, anche se meno potente ed efficace di quella dei centri specializzati. Contro: per raggiungere la profondità dei bulbi possono volerci più sedute rispetto al laser.
CERETTE DAL MONDO
Origini diverse, ma utilizzo simile. Le cerette che arrivano dal mondo meritano una menzione perché sono naturali, eliminano le classiche strisce e si propongono come meno dolorose rispetto alla versione tradizionale. Vanno scaldate, intiepidite, stese e strappate con movimento deciso. Grazie alla loro aderenza ai peli e non alla pelle, promettono di essere estremamente delicate. In commercio sono disponibili anche varianti vegane, per cui occhio agli ingredienti e scegliete quelle cruelty free!
Ceretta araba: conosciuta anche come ceretta orientale, al caramello o Sugaring, sembra essere la più antica al mondo. Attenzione: non è vegan! Miele, limone, zucchero e acqua sono gli ingredienti della ricetta originale, la cui particolarità sta nella lavorazione a pallina da scaldare tra le mani.
Ceretta brasiliana: grazie a un mix di resina e cera d’api (anche questa, purtroppo, tradizionalmente sfrutta derivati animali) che la rende particolarmente gommosa ed elastica, diventa una soluzione più rapida rispetto alla cera di zucchero.
Ceretta nera: portata in auge dall’estetista di San Francisco Lori Nestore e poi riproposta da diversi marchi. Piace per la texture tra crema e gel che si adatta a tutte le temperature, riducendo al minimo il dolore, e per il colore trendy, in duplice versione nera o blu.
Ceretta glam: è del brand americano Waksé la ceretta più cool del momento. Resina, aloe e camomilla sono alla base del mix 100% vegan di queste perle profumatissime color oro, rosa e grigio metallizzato, che vanno sciolte al microonde e poi spalmate sulla pelle.