Ecodesign, la gentilezza fatta a mobile
Quali sono i materiali con cui si realizzano complementi di arredo sostenibili? Scopriamo insieme come seguire i principi dell’ecodesign con semplicità.
Legno
Partiamo dal legno, il più gettonato nelle nostre case poiché estremamente versatile, riciclabile, resistente, isolante e proveniente da una fonte rinnovabile. Ricordiamo, però, di accertarci della presenza di adeguate certificazioni, tra le più comuni FSC® (Forest Stewardship Council) e PEFC® (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes) che assicurano una gestione sostenibile delle foreste di provenienza. Queste ultime riguardano sia la materia prima nei suoi differenti formati quali tondame, segati, tranciati, legna da ardere, cippato e simili sia i suoi derivati come la pasta di cellulosa, la carta e anche i prodotti a base di legno come pannelli, mobili, cornici, pellet e tanto altro.
Colle, vernici e finiture
Prestiamo anche particolare attenzione alle colle, molto spesso di origine animale; scegliamo, dunque, quelle vegetali a base di cellulosa, amido e suoi derivati senza aver timore di chiedere direttamente ai produttori qualche informazione in più a riguardo. Lo stesso discorso vale per le vernici e i materiali di finitura, come olio di lino e cera vegetale, di cui ormai sul mercato troviamo infinite varietà naturali, biodegradabili e atossiche.
Carta, cartone e sughero
Soluzioni di design ce ne sono anche in cartone, molto resistente e riciclabile al 100%. Il sughero, proveniente soprattutto dal bacino occidentale del Mediterraneo, è rinnovabile e riciclabile e può essere certificato PEFC® e FSC®. Deriva dalla quercia da sughero ed è l’unico albero la cui corteccia si rigenera dopo ogni raccolta. Oltre a essere interessante dal punto di vista estetico, è un ottimo isolante elettrico, termico e acustico dalla struttura compatta ed elastica, altamente traspirante, resistente e leggero.
Bambù: l’acciaio vegetale
Anche lui può godere delle certificazioni PEFC® e FSC®, il bambù, altrettanto leggero e in più duttile, soprannominato “acciaio vegetale”. Dalla crescita rapida, contrasta la deforestazione prevenendo l’erosione del suolo e la sua conformazione cava consente di trattenere l’acqua rendendola disponibile nella stagione secca.
Canapa, linoleum e juta
Molto impiegata in bioedilizia è invece la canapa, ottimo isolante totalmente biodegradabile, riciclabile e antimuffa; la sua coltivazione contribuisce ad assorbire CO2 favorendo anche la rigenerazione del suolo. Con essa si realizzano intonaci, stucchi, pannelli, pitture e tante altre soluzioni. Il linoleum è un composto di materie prime di origine naturale come l’olio di lino ed è fortemente battericida, elastico, resistente ed economico. La juta è biodegradabile, versatile e traspirante; la sua coltura è a basso impatto ambientale.
Ecodesign: qualità, filiera produttiva, smaltimento e manutenzione
Ma non finisce qui: scopriamo quali altri materiali utilizzano le aziende in un’ottica di ecodesign, sapendo che quando si parla di arredamento, il consiglio è di ragionare sul lungo termine tenendo in considerazione qualità, filiera produttiva e smaltimento a fine vita dell’oggetto in questione. Ricordiamoci, infine, che se desideriamo un prodotto durevole è necessario dedicare attenzione anche alla sua manutenzione.
di Giulia Gardenghi
Articolo tratto FVM 57
UPCYCLING
In commercio esistono meravigliose creazioni nate dall’upcycling, ovvero oggetti realizzati con materiali recuperati a fine vita, a cui viene data una seconda opportunità, aggiungendo valore artistico e qualitativo. Ogni filiera produttiva dispone di un comparto di scarto quindi vale la pena approfittarne. Qui la fantasia è parola d’ordine e chissà che qualcuno non decida di rimboccarsi le maniche e provare a cimentarsi nel fai da te.
SKAGERAK
Robusto e senza tempo il Drachmann Table del brand danese Skagerak. Progettato da Mogens Holmriis, il tavolo è realizzato in 100% teak certificato FSC®, proveniente dall’America centrale, Brasile e Indonesia. Fa parte della serie outdoor lanciata nel 1982 e ispirata al poeta e pittore danese Holger Drachmann. Dallo stile nordico e linee semplici, può ospitare fino a quattro persone.
Grazie all’alto contenuto di oli naturali, il legno è resistente al vento e alle intemperie. Interessante la sezione Reclassic nello shop, in cui si trovano a costi ridotti i pezzi della collezione utilizzati in precedenza e accuratamente restaurati dal team prima di essere messi in vendita e pronti per un nuovo capitolo della loro vita.
REFIN CERAMICHE
Della linea Affrescati il gres porcellanato Terra di Refin Ceramiche. Dall’effetto cemento è disponibile in cinque tonalità; le superfici si presentano materiche ma essenziali, di forte impatto visivo. La serie racconta storia e bellezza, ispirandosi all’arte italiana. I colori neutri, la texture morbida e le proprietà stesse del materiale rendono il gres un’ottima soluzione per interni ed esterni.
L’azienda ricicla da sempre nel ciclo produttivo il 100% del materiale di scarto che viene utilizzato internamente o conferito all’esterno per il recupero da parte di enti terzi. La ceramica è un materiale riciclabile che nasce da un mix di materie prime naturali comuni in natura (sabbie e argille in prevalenza), la cui estrazione e lo smaltimento rispettano l’ambiente. Grazie all’ottima conducibilità termica, consente un risparmio energetico quando applicato con sistemi di riscaldamento a pavimento o a parete.
ALEXANDRE LABRUYÈRE
Elegante e raffinato il set di vasi Bettoia, progettato e realizzato dal designer Alexandre Labruyère. Traendo ispirazione dai suoi numerosi viaggi e incontri, l’artista crea mobili e oggetti decorativi contemporanei. Con alle spalle una formazione da ebanista, è fortemente influenzato dai paesaggi naturali e dagli elementi che offrono.
Nati come omaggio alla bisnonna, da cui il nome Bettoia, i vasi sono oggetti dalle linee morbide ai quali Labruyère ha voluto conferire la grazia che di norma è associata alle opere in vetro. Si adattano a qualsiasi tipo di ambiente e sono realizzati su richiesta con quercia, sicomoro o frassino provenienti dalla regione Hauts-de-France, lavorati con olio naturale opaco e colorante al carbone.
H&M HOME
Versatile e colorato il copricuscino in lino lavato di H&M Home. Proposto nella versione azzurra, si può trovare in commercio in diverse colorazioni a tinta unita. Il prodotto è realizzato in tessuto 100% lino, un materiale durevole e resistente. L’obiettivo è di aumentare l’uso di lino biologico, proveniente dunque da piante coltivate senza pesticidi chimici o fertilizzanti ed entro il 2030 di utilizzare materiali al 100% riciclati o derivanti da fonti sostenibili. Se si desidera dare un tocco in più al salotto, al terrazzo o alla camera da letto basterà cambiare la fodera dei cuscini, in palette con il resto dell’arredamento o, al contrario, a contrasto.
TAKT
Moderna e avvolgente la Sling Lounge Chair di Takt. Progettata da Sam Hecht e Kim Colin, è perfetta per rigenerarsi leggendo un libro o rilassarsi ascoltando buona musica. Dal design audace, è composta da una seduta inclinata in tessuto di lino europeo, durevole e resistente, appesa come un’amaca tra le due componenti laterali in massello di rovere certificato FSC®. La superficie è trattata con olio naturale, pigmentato bianco e vernice a base d’acqua. Disponibile con o senza braccioli, in rovere naturale e verde polvere, è progettata senza utilizzo di colle e facilmente montabile con le quattro viti in dotazione.
La poltrona è imballata secondo i principi di Eco System Design e spedita come pacco piatto di soli quattro pezzi, riducendo al minimo le emissioni di CO2 durante il trasporto. L’intera filiera produttiva è certificata e tutti i singoli componenti possono essere sostituiti.
CONNUBIA
Pratico e giocoso il tavolo fisso YO! di Connubia, azienda italiana con base a Udine. Simbolo di convivialità per eccellenza, il tavolo, semplice e funzionale, è realizzato con un basamento in alluminio trattato e verniciato specificatamente per un utilizzo outdoor.
Dal design componibile e linee contemporanee, è possibile scegliere le gambe tra cinque finiture, il piano tra dieci e il bordo tra sei. È proposto nella versione con gambe in alluminio bianco ottico opaco con un top in Eco-Stone sale e pepe, realizzato con materiali compositi riciclati post-consumo e di nuovo riciclabile a fine vita.
Facile da pulire, non necessita di interventi di manutenzione nel tempo e la particolare lavorazione della ceramica non consente l’insorgenza di funghi e muffe.
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