Sul finire della campagna dedicata alle elezioni regionali 2023 Animal Law Italia e Essere Animali, affiancate da associazioni animaliste e ambientaliste quali ad esempio LAV e LNDC, promuovono un incontro con alcuni candidati per comprendere al meglio le politiche dedicate al benessere animale.
Alla domanda rivolta a ogni partito rispondono all’appello cinque candidati al Consiglio regionale in Lombardia, territorio con il maggior numero di animali allevati in Italia — insieme a Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte — e con il maggior numero di macelli industriali, oggetto di investigazioni che portano alla luce violazioni lesive dei più elementari diritti animali.
Al confronto partecipano esponenti politici specializzati sul tema della tutela degli animali e interessati a lavorare a un innalzamento degli standard: Paolo Cova (ex parlamentare e candidato del Partito Democratico), Lucia Galeone (assessore presso il Comune di Rozzano e candidata di Forza Italia), Aldo Guastafierro (co-portavoce regionale dei Verdi e candidato di Verdi SI), Gregorio Mammì (consigliere regionale e candidato del Movimento 5 Stelle) e Luce Meola (consulente in temi di sostenibilità e candidata di Fratelli D’Italia).
Le posizioni dei candidati alle elezioni regionali 2023
Tra i diversi temi toccati l’importanza di un’introduzione di opzioni sostenibili a base vegetale nelle mense lombarde, la necessità di lavorare per l’eliminazione delle gabbie negli allevamenti e di introdurre maggiori controlli nel sistema di produzione alimentare.
Tutti i candidati si sono dimostrati disponibili nel promuovere con maggior decisione ed efficacia i diritti animali. La sensazione è che, in realtà, ci possa essere un interesse trasversale ai partiti e alle coalizioni, dipendente dalle singole sensibilità degli esponenti, a eccezion fatta dell’Alleanza Verdi e Sinistra Italiana che ha punti programmatici condivisi sul tema.
Per Paolo Cova (PD) la prossima PAC prevede interventi sul benessere all’interno del PSR (piano di sviluppo rurale); ci sono e ci dovranno essere delle misure di intervento per il benessere animale, si augura che chi sarà al governo le attivi; ci sono anche contributi per sostenere gli allevatori e per migliorare il benessere degli animali.
Per Lucia Galeone (FI) per una buona politica sugli allevamenti bisognerebbe guardare all’esempio olandese: attraverso leggi e fondi incentivare chiusura e riconversione degli allevamenti intensivi, che propongono carne tendenzialmente malata. Per lei si possono liberare gli animali dalle gabbie e dar loro degna la vita seppur breve.
Aldo Guastafierro (Verdi SI) desidera che si cominci un percorso di rispetto del benessere degli animali, tema che riguarda soprattutto gli allevamenti intensivi, che sono un problema anche per l’inquinamento. Bisogna consumare meno carne. Da un punto di vista legislativo la Lombardia si deve assumere la responsabilità di guidare il necessario processo di transizione.
Gregorio Mammì (M5S) crede che in questi anni chi ha amministrato la Lombardia non abbia prestato sufficiente attenzione al benessere animale e umano, visti i problemi di sostenibilità del territorio e di diritti degli animali: è evidente che non ci sia stata mai una programmazione. Sottolinea come l’impegno del centro destra in Lombardia sia stato pro caccia e non pro benessere animale.
Luce Meola (FdI) è contraria all’uso delle gabbie che vorrebbe eliminare. Per l’avvocata non si può continuare a pensare all’animale come un prodotto; il problema è a priori ed è l’esistenza degli allevamenti intensivi. Per lei è possibile attingere ai fondi del PNRR per effettuare migliorie anche in favore degli animali oltre che della sostenibilità.
Le conclusioni dI ALI e Essere Animali
Alessandro Ricciuti, presidente ALI – Animal Law Italia ETS, afferma: “Noi come ALI crediamo nella possibilità che i cittadini dal basso organizzandosi portino queste tematiche anche in una regione difficile come quella della Lombardia, dove gli allevamenti intensivi e le tematiche animali in generale hanno ricevuto poca attenzione nel tempo. Crediamo che sia possibile organizzarsi e ottenere dei passi in avanti, per questa ragione stiamo agganciando questi rapporti con i politici che manterremo anche successivamente, questo è solo un primo incontro che serve per avviare un confronto e cercare un terreno comune per delle iniziative concrete per arrivare gradualmente a risolvere il problema”.
Chiara Caprio, responsabile media e relazioni istituzionali di Essere Animali, sottolinea come: “È stato importante trovarci e fare questo incontro con candidati così diversi anche per discutere relativamente a temi di cui in Lombardia forse ad oggi non si è discusso abbastanza. Già solo l’aver iniziato questo percorso con i candidati, che vengano o meno eletti, è un inizio; il lavoro da fare poi è sia in Consiglio regionale sia nei partiti. La Lombardia è la regione che assieme a Veneto, Emilia Romagna e Piemonte ha più animali allevati in assoluto quindi è un primo passo e il percorso non finisce qua sicuramente”.
Vi invitiamo ad approfondire leggendo anche i report di ALI – Animal Law Italia ETS ed Essere Animali.
Photo credit di copertina Unsplash
Torna alle news.