lasciatevi tentare dai percorsi insoliti, lontani dalle consuete mete turistiche. Potrebbe capitarvi un’avventura ricca di gioia.”
Testo e foto di Christian Pettenello (Viaggiatore Vegano)
Estonia e Lettonia non vengono subito alla mente come principale destinazione turistica verso la quale partire, al contrario di altre più famose, ma sono due piccoli Stati che vale la pena inserire nella propria agenda dei viaggi. Si tratta di due delle tre Repubbliche Baltiche più a nord, che distendono le loro spiagge occidentali sul mar Baltico, mentre a est confinano con la Russia.
Una volta raggiunta una delle due capitali, vi suggerisco caldamente di vedere anche l’altra. Tra di loro distano trecentodieci chilometri, uno spazio che si può colmare in quattro ore di viaggio con un’auto a noleggio. Ovviamente vi consiglio anche qualche pausa e deviazione in quanto ci sono altre interessanti mete lungo il percorso.
Estonia: informazioni e curiosità
L’Estonia è il paese più a nord della nostra visita. Nonostante le vicende storiche la accomunino alla Lettonia, la lingua e la cultura estone sono di origine ugrofinnica, come la vicina Finlandia, e per questo aspira maggiormente a essere considerata come un Paese nordico. Tra le curiosità vi voglio dire che l’Estonia è uno dei primi Paesi al mondo per innovazione, diffusione e utilizzo delle nuove tecnologie, come Internet e il commercio elettronico. Sul territorio sono presenti circa 1.140 punti Wi-Fi tanto che vi potete trovare anche a passeggiare nel bosco e scoprire di avere una impeccabile connessione alla Rete, chiedendovi dove possa essere posizionato il modem. E se questo non bastasse a farvi venire voglia di trasferirvi in Estonia, soprattutto se avete un lavoro da remoto, sappiate che è uno degli Stati europei col più basso debito pubblico.
Tallin
La sua capitale è Tallinn, situata sulla costa settentrionale del Paese e affacciata sul mar Baltico. Dal suo porto partono navi ogni quattro ore che in appena due vi fanno sbarcare a Helsinki, in Finlandia. Non dite che sono stato io a darvi questa idea ma è nella mia indole collegare tutte le città, una dopo l’altra. D’altronde i confini sono una costruzione umana e non esistono in natura, sono solo nelle carte geografiche. E oggi più che mai c’è un gran bisogno di abbattere questa idea che siano i confini a separarci quando, in realtà, siamo tutti cittadini dello stesso pianeta.
Città vecchia
A Tallinn la visita comincia con una passeggiata nella Città Vecchia, dove il municipio continua a farsi ammirare quale edificio storico più bello e importante della capitale. La Città Vecchia è circondata da quasi due chilometri di mura con sedici delle quarantasei torri che difendevano l’insediamento, ancora preservate in buono stato. A seguire, i complessi più importanti sono la Basilica dedicata a San Nicola di Bari e la Chiesa ortodossa, non molto amata dagli estoni perché costruita dai russi come imposizione della Chiesa ortodossa russa su quella luterana.
La Catena Umana
Al di là delle consuete attrazioni turistiche, che potete leggere descritte nel dettaglio in qualsiasi guida, a me ha fatto piacere trovare la piastrella commemorativa della catena umana, chiamata The Baltic Way e formatasi nel 23 agosto del 1989, quando più di due milioni di persone dei tre Paesi baltici, si sono uniti, mano nella mano, per oltre seicento chilometri. Tale data fu scelta per portare l’attenzione del mondo a quanto successo cinquanta anni prima, ovvero il 23 agosto del 1939, quando la Germania nazista di Hitler e l’Unione Sovietica di Stalin, allora alleate, hanno firmato un accordo segreto, il patto Molotov-Ribbentrop, che prevedeva come le due potenze si sarebbero spartite Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Romania; nello specifico, i Paesi Baltici furono “assegnati” all’Unione Sovietica. Oggi uno dei segnali più visibili di questa catena umana sono proprio le piastrelle posate nelle capitali dei tre Paesi Baltici nel 2013. A Tallinn la piastrella si trova in cima a una collina e dalla sua posizione è possibile ammirare Freedom Square. Riuscite a trovare quelle delle altre città?
Dove mangiare
A Tallinn vi consiglio di fermarvi da Vegan Restoran V, in Rataskaevu 12, per un ottimo e coloratissimo pasto. L’interno del locale ha un arredamento rustico con pietre a vista. C’è anche una piccola terrazza esterna sul lato della strada dove poter pranzare all’aperto nelle giornate di sole. Una squisita colazione, invece, si trova da Toormoor (Sulevimägi 1, 10123 Tallinn).
Verso Riga: tappa al museo della tecnica
Nel vostro viaggio verso Riga mi sento di suggerirvi una deviazione che potrebbe portarvi un po’ fuori rotta, ma per gli appassionati di auto storiche e per i bambini ne vale davvero la pena! Si tratta del Vanatehnika varjupaik ja vanatehnika muuseumide keskus che si trova a Järva-Jaani, un piccolo paesino nel cuore dell’Estonia: è una sorta di museo della tecnica e della tecnologia che raccoglie una imponente e meravigliosa collezione di veicoli usati nel Paese durante l’epoca sovietica.
Il piatto forte del museo, a cielo aperto, è una incredibile varietà di mezzi anti incendio, seguita da cingolati militari, vecchi autobus, veicoli spazzaneve, jeep, tram, trattori e tantissime auto, alcune modificate tra le quali un paio con dentro una sauna! Se vi informate per tempo è anche possibile dormire all’interno del parco.
Estonia e Lettonia: alcune tappe intermedie
Visto che la stiamo prendendo larga per scendere a Riga, vi propongo una passeggiata nella splendida città di Tartu, per poi proseguire verso la riserva naturale di Otepää. Presso la località di Kääriku, vicino all’omonimo lago, trovate una stazione sportiva, che in inverno offre molte possibilità agli amanti dello sci da fondo, mentre in estate potete ammirare le bellezze naturalistiche del parco percorrendo facili sentieri. Ma una buona vacanza non è tale senza un momento di totale relax, per questo a Kääriku potete affittare interamente una delle due saune adiacenti al lago per una giornata di riposo e benessere.
Dopo esservi rigenerati proseguite il viaggio verso la prossima meta.
Lettonia
La Lettonia, come gli altri Paesi Baltici, è uno Stato membro dell’Unione europea e ha adottato l’uso dell’euro, rendendo di facile comprensione il valore dei beni. Riga, la sua capitale, è situata sul Mar Baltico alla foce del fiume Daugava. Riga è semplicemente meravigliosa, ha due centri storici, uno medievale e uno in stile Art Nouveau; è da sempre vivace, aperta, culturalmente progredita e cosmopolita. Per questi motivi attira molti turisti, pur non arrivando mai alla saturazione delle vie del centro come per altre capitali. Le sue atmosfere sofisticate le hanno garantito il nome di “Parigi dell’Est”.
Riga
Riga è una città tutta da esplorare a piedi percorrendo il dedalo delle sue vie. La parte vecchia è riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il centro è situato nella piazza della Cattedrale dove i tavolini dei tanti caffè attraggono visitatori e cittadini.
La Casa del Gatto
Uno degli edifici più singolari e fotografati della Città Vecchia è la Casa del Gatto, in via Meistaru 10/12. Deve il suo nome alla presenza di un gatto in bronzo situato sul tetto, avvinghiato a una punta, e nasconde una storia curiosa: una volta, infatti, il felino volgeva il posteriore all’antistante edificio, la Camera di Commercio Maggiore, come segno di spregio dopo che il titolare del palazzo, un commerciante, s’era visto rifiutare il permesso di entrare a far parte dell’istituto. La disputa è continuata e il proprietario è stato costretto a modificare l’orientamento del micio, che ancora oggi guarda la strada.
Aglona
Se avete sete di esplorazione e volete scoprire qualcosa di più sulla Lettonia rurale, vi consiglio di mettervi in viaggio verso sud-est per raggiungere Aglona. Si tratta di un piccolo villaggio situato nella striscia di terra tra i laghi di Cirišs e Egles. Non solo: ad Aglona è presente l’importante Basilica dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, una delle più importanti chiese cattoliche della Lettonia, e la bellezza panoramica dell’area circostante lascia senza fiato. Tra le attrazioni turistiche trovate, ad esempio, l’isola del sacrificio Upursala nel lago Cirišs e il piccolo lago del Diavolo. Il mio arrivo ad Aglona mi porta un’esperienza singolare: l’intenzione è di trascorrere la notte in tenda nel campeggio comunale che si trova a Pussala, un piccolo lembo di terra che si estende sul bellissimo lago Cirišs.
Una notte in campeggio
Giunto a destinazione vengo accolto da un ragazzo che mi dice che, al momento, l’area è riservata per un campo scuola di ragazzi orfani e lui è uno dei supervisori del gruppo. Quindi spiego che sono di passaggio e che mi fermerei per una sola notte. Non faccio in tempo a finire che mi accoglie senza che debba pagare nulla. Proseguo in moto all’interno del camping quando mi balena per la testa un’idea: e se facessi una sorpresa ai ragazzi?
Chiedo alla loro guida, che è ancora con me, cosa avremmo potuto organizzare e ci mettiamo d’accordo che tornerò nel paese a fare una spesa di dolci e caramelle, ma soprattutto molta frutta, come si raccomanda lui. E così faccio: torno indietro piano piano per la strada sterrata cercando di non farmi sentire e, dopo aver messo insieme la spesa al supermercato, giungo al campeggio con i doni che ho comperato. I bambini rimangono molto felici della sorpresa e specie di poter fantasticare di viaggiare sulla moto! A turno ci vogliono salire proprio tutti, bambine e bambini, per farsi una foto. Tengo a specificare il genere non perché mi stupisca che le bambine vogliano sedersi su una moto, anzi, hanno tutto il mio sostegno e la mia ammirazione, ma perché il problema del plurale maschile, in italiano, è che non è affatto inclusivo, ma dominante. Se un solo bambino sta in un gruppo di bambine, diventa un gruppo di bambini. La cosa mi sembra alquanto ingiusta.
Continuo la serata andando a sistemare la tenda in riva al lago e contemplando la bellezza della natura, riflettendo sul linguaggio inclusivo, perché la “schwa” proprio non ce la faccio ad usarla. Mentre riposo, vengo richiamato dalle grosse signore che lavorano nella cucina del campo, che, orgogliose, mi portano una cena con pane fatto da loro, patate e verdure per mia grande felicità. Finito di cenare i ragazzi mi offrono alcuni palloncini e un quadro da loro autografato con gli auguri di un buon viaggio. Ovviamente il quadro compie tutto il resto della trasferta con me in moto e oggi è nella mia casa, come un prezioso cimelio.
Il mio invito, ancora una volta, è quello di scoprire le meraviglie che l’Estonia e la Lettonia — e le cordiali persone che ci abitano — hanno da offrirvi. E lasciatevi tentare dai percorsi insoliti, lontani dalle consuete mete turistiche. Potrebbe capitarvi un’avventura ricca di gioia.
lasciatevi tentare dai percorsi insoliti, lontani dalle consuete mete turistiche. Potrebbe capitarvi un’avventura ricca di gioia.”
Testo e foto di Christian Pettenello (Viaggiatore Vegano)
Estonia e Lettonia non vengono subito alla mente come principale destinazione turistica verso la quale partire, al contrario di altre più famose, ma sono due piccoli Stati che vale la pena inserire nella propria agenda dei viaggi. Si tratta di due delle tre Repubbliche Baltiche più a nord, che distendono le loro spiagge occidentali sul mar Baltico, mentre a est confinano con la Russia.
Una volta raggiunta una delle due capitali, vi suggerisco caldamente di vedere anche l’altra. Tra di loro distano trecentodieci chilometri, uno spazio che si può colmare in quattro ore di viaggio con un’auto a noleggio. Ovviamente vi consiglio anche qualche pausa e deviazione in quanto ci sono altre interessanti mete lungo il percorso.
Estonia: informazioni e curiosità
L’Estonia è il paese più a nord della nostra visita. Nonostante le vicende storiche la accomunino alla Lettonia, la lingua e la cultura estone sono di origine ugrofinnica, come la vicina Finlandia, e per questo aspira maggiormente a essere considerata come un Paese nordico. Tra le curiosità vi voglio dire che l’Estonia è uno dei primi Paesi al mondo per innovazione, diffusione e utilizzo delle nuove tecnologie, come Internet e il commercio elettronico. Sul territorio sono presenti circa 1.140 punti Wi-Fi tanto che vi potete trovare anche a passeggiare nel bosco e scoprire di avere una impeccabile connessione alla Rete, chiedendovi dove possa essere posizionato il modem. E se questo non bastasse a farvi venire voglia di trasferirvi in Estonia, soprattutto se avete un lavoro da remoto, sappiate che è uno degli Stati europei col più basso debito pubblico.
Tallin
La sua capitale è Tallinn, situata sulla costa settentrionale del Paese e affacciata sul mar Baltico. Dal suo porto partono navi ogni quattro ore che in appena due vi fanno sbarcare a Helsinki, in Finlandia. Non dite che sono stato io a darvi questa idea ma è nella mia indole collegare tutte le città, una dopo l’altra. D’altronde i confini sono una costruzione umana e non esistono in natura, sono solo nelle carte geografiche. E oggi più che mai c’è un gran bisogno di abbattere questa idea che siano i confini a separarci quando, in realtà, siamo tutti cittadini dello stesso pianeta.
Città vecchia
A Tallinn la visita comincia con una passeggiata nella Città Vecchia, dove il municipio continua a farsi ammirare quale edificio storico più bello e importante della capitale. La Città Vecchia è circondata da quasi due chilometri di mura con sedici delle quarantasei torri che difendevano l’insediamento, ancora preservate in buono stato. A seguire, i complessi più importanti sono la Basilica dedicata a San Nicola di Bari e la Chiesa ortodossa, non molto amata dagli estoni perché costruita dai russi come imposizione della Chiesa ortodossa russa su quella luterana.
La Catena Umana
Al di là delle consuete attrazioni turistiche, che potete leggere descritte nel dettaglio in qualsiasi guida, a me ha fatto piacere trovare la piastrella commemorativa della catena umana, chiamata The Baltic Way e formatasi nel 23 agosto del 1989, quando più di due milioni di persone dei tre Paesi baltici, si sono uniti, mano nella mano, per oltre seicento chilometri. Tale data fu scelta per portare l’attenzione del mondo a quanto successo cinquanta anni prima, ovvero il 23 agosto del 1939, quando la Germania nazista di Hitler e l’Unione Sovietica di Stalin, allora alleate, hanno firmato un accordo segreto, il patto Molotov-Ribbentrop, che prevedeva come le due potenze si sarebbero spartite Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Romania; nello specifico, i Paesi Baltici furono “assegnati” all’Unione Sovietica. Oggi uno dei segnali più visibili di questa catena umana sono proprio le piastrelle posate nelle capitali dei tre Paesi Baltici nel 2013. A Tallinn la piastrella si trova in cima a una collina e dalla sua posizione è possibile ammirare Freedom Square. Riuscite a trovare quelle delle altre città?
Dove mangiare
A Tallinn vi consiglio di fermarvi da Vegan Restoran V, in Rataskaevu 12, per un ottimo e coloratissimo pasto. L’interno del locale ha un arredamento rustico con pietre a vista. C’è anche una piccola terrazza esterna sul lato della strada dove poter pranzare all’aperto nelle giornate di sole. Una squisita colazione, invece, si trova da Toormoor (Sulevimägi 1, 10123 Tallinn).
Verso Riga: tappa al museo della tecnica
Nel vostro viaggio verso Riga mi sento di suggerirvi una deviazione che potrebbe portarvi un po’ fuori rotta, ma per gli appassionati di auto storiche e per i bambini ne vale davvero la pena! Si tratta del Vanatehnika varjupaik ja vanatehnika muuseumide keskus che si trova a Järva-Jaani, un piccolo paesino nel cuore dell’Estonia: è una sorta di museo della tecnica e della tecnologia che raccoglie una imponente e meravigliosa collezione di veicoli usati nel Paese durante l’epoca sovietica.
Il piatto forte del museo, a cielo aperto, è una incredibile varietà di mezzi anti incendio, seguita da cingolati militari, vecchi autobus, veicoli spazzaneve, jeep, tram, trattori e tantissime auto, alcune modificate tra le quali un paio con dentro una sauna! Se vi informate per tempo è anche possibile dormire all’interno del parco.
Estonia e Lettonia: alcune tappe intermedie
Visto che la stiamo prendendo larga per scendere a Riga, vi propongo una passeggiata nella splendida città di Tartu, per poi proseguire verso la riserva naturale di Otepää. Presso la località di Kääriku, vicino all’omonimo lago, trovate una stazione sportiva, che in inverno offre molte possibilità agli amanti dello sci da fondo, mentre in estate potete ammirare le bellezze naturalistiche del parco percorrendo facili sentieri. Ma una buona vacanza non è tale senza un momento di totale relax, per questo a Kääriku potete affittare interamente una delle due saune adiacenti al lago per una giornata di riposo e benessere.
Dopo esservi rigenerati proseguite il viaggio verso la prossima meta.
Lettonia
La Lettonia, come gli altri Paesi Baltici, è uno Stato membro dell’Unione europea e ha adottato l’uso dell’euro, rendendo di facile comprensione il valore dei beni. Riga, la sua capitale, è situata sul Mar Baltico alla foce del fiume Daugava. Riga è semplicemente meravigliosa, ha due centri storici, uno medievale e uno in stile Art Nouveau; è da sempre vivace, aperta, culturalmente progredita e cosmopolita. Per questi motivi attira molti turisti, pur non arrivando mai alla saturazione delle vie del centro come per altre capitali. Le sue atmosfere sofisticate le hanno garantito il nome di “Parigi dell’Est”.
Riga
Riga è una città tutta da esplorare a piedi percorrendo il dedalo delle sue vie. La parte vecchia è riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il centro è situato nella piazza della Cattedrale dove i tavolini dei tanti caffè attraggono visitatori e cittadini.
La Casa del Gatto
Uno degli edifici più singolari e fotografati della Città Vecchia è la Casa del Gatto, in via Meistaru 10/12. Deve il suo nome alla presenza di un gatto in bronzo situato sul tetto, avvinghiato a una punta, e nasconde una storia curiosa: una volta, infatti, il felino volgeva il posteriore all’antistante edificio, la Camera di Commercio Maggiore, come segno di spregio dopo che il titolare del palazzo, un commerciante, s’era visto rifiutare il permesso di entrare a far parte dell’istituto. La disputa è continuata e il proprietario è stato costretto a modificare l’orientamento del micio, che ancora oggi guarda la strada.
Aglona
Se avete sete di esplorazione e volete scoprire qualcosa di più sulla Lettonia rurale, vi consiglio di mettervi in viaggio verso sud-est per raggiungere Aglona. Si tratta di un piccolo villaggio situato nella striscia di terra tra i laghi di Cirišs e Egles. Non solo: ad Aglona è presente l’importante Basilica dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, una delle più importanti chiese cattoliche della Lettonia, e la bellezza panoramica dell’area circostante lascia senza fiato. Tra le attrazioni turistiche trovate, ad esempio, l’isola del sacrificio Upursala nel lago Cirišs e il piccolo lago del Diavolo. Il mio arrivo ad Aglona mi porta un’esperienza singolare: l’intenzione è di trascorrere la notte in tenda nel campeggio comunale che si trova a Pussala, un piccolo lembo di terra che si estende sul bellissimo lago Cirišs.
Una notte in campeggio
Giunto a destinazione vengo accolto da un ragazzo che mi dice che, al momento, l’area è riservata per un campo scuola di ragazzi orfani e lui è uno dei supervisori del gruppo. Quindi spiego che sono di passaggio e che mi fermerei per una sola notte. Non faccio in tempo a finire che mi accoglie senza che debba pagare nulla. Proseguo in moto all’interno del camping quando mi balena per la testa un’idea: e se facessi una sorpresa ai ragazzi?
Chiedo alla loro guida, che è ancora con me, cosa avremmo potuto organizzare e ci mettiamo d’accordo che tornerò nel paese a fare una spesa di dolci e caramelle, ma soprattutto molta frutta, come si raccomanda lui. E così faccio: torno indietro piano piano per la strada sterrata cercando di non farmi sentire e, dopo aver messo insieme la spesa al supermercato, giungo al campeggio con i doni che ho comperato. I bambini rimangono molto felici della sorpresa e specie di poter fantasticare di viaggiare sulla moto! A turno ci vogliono salire proprio tutti, bambine e bambini, per farsi una foto. Tengo a specificare il genere non perché mi stupisca che le bambine vogliano sedersi su una moto, anzi, hanno tutto il mio sostegno e la mia ammirazione, ma perché il problema del plurale maschile, in italiano, è che non è affatto inclusivo, ma dominante. Se un solo bambino sta in un gruppo di bambine, diventa un gruppo di bambini. La cosa mi sembra alquanto ingiusta.
Continuo la serata andando a sistemare la tenda in riva al lago e contemplando la bellezza della natura, riflettendo sul linguaggio inclusivo, perché la “schwa” proprio non ce la faccio ad usarla. Mentre riposo, vengo richiamato dalle grosse signore che lavorano nella cucina del campo, che, orgogliose, mi portano una cena con pane fatto da loro, patate e verdure per mia grande felicità. Finito di cenare i ragazzi mi offrono alcuni palloncini e un quadro da loro autografato con gli auguri di un buon viaggio. Ovviamente il quadro compie tutto il resto della trasferta con me in moto e oggi è nella mia casa, come un prezioso cimelio.
Il mio invito, ancora una volta, è quello di scoprire le meraviglie che l’Estonia e la Lettonia — e le cordiali persone che ci abitano — hanno da offrirvi. E lasciatevi tentare dai percorsi insoliti, lontani dalle consuete mete turistiche. Potrebbe capitarvi un’avventura ricca di gioia.
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