di Sonia Giuliodori
Il cibo (food) in questi ultimi anni sta sempre più prendendo spazio nelle nostre vite, è un fenomeno ormai diffuso e tipico delle società del benessere. Anche la velocità (fast) è ormai la modalità con cui ci stiamo muovendo o che, forse, stiamo subendo… a seconda dei casi. Tutto e subito. Pronti e via. Non abbiamo tempo per riflettere e approfondire, i minuti sono contati, tanto da perdersi in una miriade di attività inutili quanto, a volte, insensate (basta accendere il Web e guardare il numero di visualizzazioni ottenute dai musically!). Ma questa è un’altra storia, torniamo sul tema. Figlio della velocità è lo street food, che conta la nascita di mille imprese in soli cinque anni… è come dire che ha aperto un’attività on the road un giorno sì e uno no nel periodo compreso tra il 2013 e il 2018 (passando da 1717 a 2729 attività). Lo registra un’indagine svolta da UnionCamere – InfoCamere che fotografa il settore della ristorazione ambulante in Italia.
Se qualche anno fa il cibo da strada o i fast food erano spesso sinonimo di scarsa qualità, oggi l’offerta diventa sempre più verde (green) e salutare. Locali con proposte dedicate alla cucina vegetale (affiancata spesso dal gluten free) sono tra i più gettonati, mostrando tutto il loro lato healthy e light. Ne avevamo già parlato sulla nostra rivista nella primavera del 2014 con un articolo dedicato ai nuovi fast food vegan in Italia. Da allora si sono succeduti una serie di sviluppi che hanno portato a nuove aperture – alcune di successo, altre meno – e ad altrettante chiusure, come è il caso di Veggy Days. Un’idea imprenditoriale innovativa, che nel tempo ha dovuto far fronte a una serie di problematiche legate alla gestione del franchising ed è sparita nel giro di poco. Sorte simile sembra toccare a Universo Vegano, che ha perso numerosi dei suoi punti vendita affiliati e ha affrontato un’operazione di rebranding (ora si chiama O’Vita).
Diventare imprenditori della ristorazione non è facile e il binomio investimenti e buona riuscita dell’iniziativa non è così scontato. Se manca la lungimiranza unita a una buona competenza si rischia di non andare lontano e di rimanere scottati. L’improvvisazione non va bene in nessuna attività e la ristorazione richiede padronanza sia in cucina sia nella gestione della sala… e soprattutto un’attenta ricerca del personale. Secondo un articolo uscito su Repubblica, i dati riportati dal Times di Londra segnalano che 1123 attività hanno chiuso nei primi nove mesi del 2018 in Inghilterra, più di quelli di tutto il 2017. I motivi?
Concorrenza elevata, prezzi alti per l’affitto dei locali, consumatori sempre più esigenti in cerca di una ristorazione di nicchia e di novità continue (complici i social network e in particolare Instagram). Per fortuna esistono però posti pensati e studiati con cura, che riescono a sopravvivere grazie alla qualità della loro offerta e alla continua ricerca e innovazione.
Noi di FunnyVegan vi possiamo raccontare di tre nuove proposte, che ci hanno visto coinvolti per diversi motivi (una in particolare: con la nostra scuola di cucina FunnyVeg Academy e i nostri chef abbiamo svolto una consulenza per la costruzione del menu). Per la prima recensione sappiate quindi che siamo molto di parte, lo dichiariamo! Vi invitiamo però a provare e giudicare da voi.
Hug
“Pure Food, Real Pleasure” (Cibo genuino, vero piacere) è il claim di HUG, un format che vuole metaforicamente abbracciare un pubblico ampio, proponendo un’alimentazione sana e gustosa per tutti, che va oltre il modello vegano conosciuto, a livello sia concettuale sia estetico. Il primo locale è stato aperto a Monza ed è frutto dell’imprenditore Diego Mazzucchelli. Il suo proposito è quello di espandersi anche in altre città. La ricerca di ingredienti stagionali e di assoluta qualità contraddistingue le ricette home made realizzate esclusivamente nella cucina del locale. Su questo possiamo dire di essere testimoni e di poterci mettere la mano sul fuoco! Cibi sfiziosi e saporiti che possono essere gustati in loco o in modalità take away, completamente sostenibile grazie alla scelta delle stoviglie e dei materiali, ecologici e compostabili. Il menu spazia da Hugburger, Hug-petizer, Hug-Altro e i golosi Hug-Dessert, con molte alternative senza glutine. Lo spazio ha un tocco glamour e ha poco a che fare con il solito look dei tipici posti dove mangiare vegan.
Molto Ristoro Leggero
A Milano troviamo un ambiente moderno e accogliente, con cucina a vista. È Molto Ristoroleggero, aperto da Pietro Torchio, responsabile di Think Well, che ha dato vita a questo progetto: “Quella che abbiamo ingaggiato è una sfida: abbiamo scelto una formula semplice e colorata per attirare chi fino a oggi non ha considerato un’alimentazione con un basso impatto ambientale e davvero salutare per l’essere umano. Vogliamo che le persone provino e decidano”. I colori sono il fil rouge che si ritrova nella scelta delle portate divise tra Orange, Green e Red, a seconda degli ortaggi presenti nelle varie proposte: tramezzini (tramez), baguette (baghèt), burger e zuppe (zup). Non mancano i dolci (torte di vario tipo, cookies e muffin) nello spazio caffetteria, per una colazione completa di yogurt, macedonie smoothie e centrifugati sempre presentati nelle tre tinte, ottime anche per una merenda salutare e golosa. Lo chef, il giovane Marco Bartolo Scrivano, arriva da esperienze professionali di rilievo presso altre realtà milanesi, come il Maio Restaurant della Rinascente e le cucine di So Natural. Leggerezza e gusto sono le due caratteristiche principali, unite a materie prime di qualità, in parte biologiche, che Marco impiega nella realizzazione dei piatti, offerti nei settanta metri quadri circa che si affacciano su via Calvi, nei pressi di corso XXII Marzo. Un concept metropolitano dove il verde è assente negli arredi, ma presente nella filosofia.
Life Bistrot
Si trova in Toscana, nella città di Volterra, nell’antica via Porta all’Arco, a pochi metri dalla famosa piazza dei Priori. I reperti archeologici fanno da sfondo in un ambiente che ricorda un museo, dove è presente un pavimento in cristallo che permette agli ospiti di camminare e mangiare “sospesi” al di sopra di reperti risalenti all’epoca etrusca, romana e medievale. Aperto da circa un anno, è frutto dell’ingegno di Enrico Buselli, che ha deciso di rinnovare i locali di famiglia con un progetto di ospitalità e ristorazione. Il format proposto si inserisce infatti nel modello di Albergo Diffuso composto di soggiorni in case e appartamenti sparsi nel centro storico della città ed esperienze da vivere nel territorio del Chianti e a Siena. Nel ristorante è possibile ordinare cibo 100% biologico, vegetale e territoriale, con l’innovativo modello “cibo a peso” gestito con tessere magnetiche. Gli ospiti possono comporre il proprio piatto, scegliendo tra i vari reparti: cibo caldo, cibo freddo, panificazione, pizza e pasticceria. Al termine dei banchi si trovano due bilance che pesano il cibo. Con una speciale card si aggiunge l’importo del peso al proprio tavolo. Si può tornare più volte ai banchi per prendere nuovo cibo e le tessere tengono memoria dei vari pesi e progressivamente compongono il rispettivo conto del tavolo. In cucina sono passati importanti chef, primo fra tutti Simone Salvini, che ha creato le linee di cucina. Poi Alessandro Mordini, sous chef d’esperienza internazionale, e infine il giovane chef Marco Vitale, tuttora presente nel locale.
FunnyVeg Bistrò
Presentato al Sana di Bologna a settembre 2018, il FunnyVeg Bistrot è il nuovo progetto dedicato a chi desidera entrare nel mondo della ristorazione con un format chiavi in mano. Chi ci sia dietro a questa iniziativa è chiaro, dal nome non credo sia possibile avere dubbi! A distanza di due anni dall’apertura della scuola di cucina ci siamo lanciati in questa nuova avventura. I nostri chef, oltre a occuparsi di formazione per privati e aziende, studio dei menu e concept per nuovi locali, hanno raccolto e sintetizzato nel FunnyVeg Bistrot anni di esperienza nel campo della ristorazione. FunnyVeg Bistrot racchiude le nuove tendenze, passando dalla cucina al design, per vivere una funny experience in uno spazio allegro, per assaporare, leggere e trascorrere del tempo in compagnia. Le ricette offerte sono firmate dai nostri chef, sono ricche di gusto e seguono principi nutrizionali bilanciati, in armonia col periodo dell’anno in cui vengono servite, per creare sempre nuove occasioni di consumo e offrire continue novità alla clientela.
L’affiliazione con FunnyVeg Bistrot prevede la consulenza per l’apertura di un locale completo di arredi e attrezzature, oltre al supporto per le attività di marketing al fine di promuovere l’attività nella sua fase di start up. Sono previste delle giornate di formazione per il personale con gli chef della FunnyVeg Academy, finalizzate ad avere una forza lavoro consapevole e preparata a gestire il locale nel rispetto degli standard richiesti. Controlli periodici per incentivare lo sviluppo e il rafforzamento delle competenze e l’aggiornamento del personale su nuove ricette sono altri servizi presenti nel pacchetto.
Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni può scrivere a info@funnyveg.com
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