di Rita Spangaro
Trasformare una casa grigia e disordinata in un’oasi di benessere. Con l’obiettivo di vivere in modo più sano, confortevole e armonico. Che la felicità passi anche dal luogo in cui viviamo può sembrare eccessivo, eppure è proprio nel nostro appartamento che passiamo la maggior parte del tempo. Rilassandoci con partner e bambini, giocando con i nostri pet, cenando con gli amici, lavorando, dedicandoci a un hobby.
L’ambiente influisce sull’umore
L’atmosfera che ci circonda, l’abbiamo sperimentato tutti, influisce sul nostro umore e lo fa molto più di quanto pensiamo. “Quando entri in una stanza, assorbi tutto quello che hai davanti, come una spugna asciutta assorbe l’acqua” spiega Maxwell Gillingham-Ryan, autore di Apartment Therapy (Edizioni Il Punto d’Incontro) e ideatore del blog di successo www.apartmenttherapy.com. “Quello che tocchi e senti, così come quello che vedi, entra dentro di te e ti condiziona. Ne risulta quindi che una stanza può farti sentire turbato e a disagio, oppure a tuo agio e ben accolto. Una stanza può ispirare o confondere. Può farti sentire piccolo o grande. Le stanze sono potenti”. Un’idea già nota, che nel corso dei secoli è stata utilizzata da architetti e arredatori di interni e della quale oggi siamo tutti più o meno consapevoli, tanto è vero che secondo una ricerca di alcuni mesi fa condotta da OnePoll, società specializzata in indagini di mercato, il 93% degli intervistati sono completamente (56%) o abbastanza (37%) d’accordo nel dire che la propria casa ha un effetto positivo sul benessere personale. Ecco allora sette suggerimenti per trasformare il nostro rifugio in un ambiente comodo, sano e suggestivo. E vivere hygge, come dicono i danesi, assaporando cioè i piaceri della vita in un contesto accogliente con le persone che amiamo.
1. ELIMINA IL SUPERFLUO
Il caos che deriva dall’accumulo è un processo lento, strisciante, impercettibile, che magari inizia con giustificazioni come “Era un affare”, “Era utile”, “Me l’hanno dato”, “Era gratis” e che permane per senso di colpa, senso dell’obbligo o per la convinzione che un giorno potrebbe servirci. Gli spazi sovraccarichi però aumentano l’ansia, creano oppressione, ostacolano il passaggio, favoriscono l’eccesso di polvere, muffe, germi e batteri. Niente dà più soddisfazione che sbarazzarci di tutto ciò che non ci infonde felicità. Eliminare, infatti, non vuol dire buttare via senza ragione: scopo del cosiddetto decluttering, o riordino, è capire innanzitutto quali oggetti amiamo, usiamo o esprimono la nostra identità, liberandoci del resto. Secondo Geralin Thomas, consulente americana specializzata nell’organizzazione degli spazi, per farlo basta rispondere a quattro semplici domande: lo usi? lo vuoi? ti piace? sai che cosa fartene? Se la risposta è “No”, meglio disfarsene. Inoltre, ragionare su che cosa tenere o no è utile anche in prospettiva: ci aiuta a capire meglio, d’ora in poi, che cosa far entrare in casa e che cosa evitare.
2. METTI A POSTO
La battaglia quotidiana contro il caos è comune a tutti. Del resto armadi ordinati e scorte di passata di pomodoro o carta igienica ben allineate contribuiscono a un’esistenza disciplinata e serena, oltre che meno faticosa. Secondo gli studiosi, eliminare metodicamente il disordine aiuterebbe a ridurre del 40% il lavoro domestico. Che si inizi dal disordine visibile o da quello nascosto da mobili chiusi o armadi, il risultato sarà un senso di maggior spazio e di più ampio respiro. Non si tratta di una fatica insormontabile. A volte è sufficiente riunire in una scatola le decine e decine di biglietti e disegni appesi da mesi su una bacheca o liberare mezzo ripiano di una libreria stracarica di libri e oggetti per sperimentare un’iniezione di energia che ci aiuterà a fare tutto il resto. Come non ricadere nel caos? Gretchen Rubin, scrittrice e blogger americana secondo cui l’ordine esterno contribuisce alla calma interiore, propone la “Regola del minuto”: sbriga subito qualsiasi faccenda che richieda meno di un minuto. Senza rimandare. Rifare il letto, appendere la giacca, mettere un piatto in lavastoviglie, eliminare una pubblicità trovata nella cassetta delle lettere. Il risultato sarà sorprendente.
3. PULISCI APPENA SPORCHI
Perché in certe case tutto sembra sempre perfettamente pulito e in ordine? Semplice, perché puliscono di continuo. Una soluzione poco attraente ma che, a pensarci, alla lunga fa la differenza: è meglio passare subito la spugna sul piano della cucina dopo aver preparato da mangiare o stare a grattare e strofinare un’ora per togliere le incrostazioni di una settimana? Lasciare libere il più possibile le superfici orizzontali, incluso il pavimento, rende le cose molto più semplici. Da provare la “Regola della pulizia serale” di Gretchen Rubin, che consiste nell’impiegare dieci minuti, prima di andare a letto, per una rapida riassettata che renda più sereno il risveglio.
4. ACCOGLI LA NATURA
Spazio alla luce naturale per combattere malumori o disordine affettivo stagionale. Magari ritagliando un piccolo angolo comodo tutto per sé diffusamente illuminato, ad esempio per leggere o disegnare. Nel fascio di luce che entra, circondiamoci di verde: le piante ci tengono collegati con la natura, emettono ossigeno e depurano l’aria dagli inquinanti ambientali. Inoltre, immergerci in un angolo green ci infonde relax e tranquillità. Via libera quindi a dracena, anturio e spatifillo per purificare l’aria, a tillandsie appese al soffitto per un effetto-foresta e a orchidee fiorite per la gioia degli occhi. Sì anche ai fiori recisi: se possono sembrare tristi o darci l’idea di aver speso soldi per uno sfizio di pochi giorni, i ricercatori assicurano invece che innescano emozioni positive e senso di soddisfazione. Come diceva la poetessa e memorialista americana May Sarton, “Se qualcuno mi chiedesse qual è la mia idea del lusso, penso che la mia risposta sarebbe: fiori in casa tutto l’anno”. Benvenuti anche cani, gatti & co: non solo ci fanno più felici aumentando i nostri livelli di dopamina, serotonina e ossitocina ma, secondo una ricerca pubblicata su Scientific Reports, nel caso dei cani, ci rendono più longevi.
5. SCEGLI TINTE SOFT E LUCI CALDE
Colori e luminosità influenzano l’umore. Meglio quindi preferire colori neutri, chiari e rilassanti, specialmente se una stanza è piccola o poco luminosa. Perfette anche le tinte vivaci per la zona giorno, ma utilizzate con parsimonia: per una singola parete, una porta, qualche arredo, un soprammobile. Teniamo presente poi che, per un ambiente accogliente, servono più punti luce, scegliendo lampade a luce calda. Quanto ai materiali, meglio quelli naturali, soprattutto legno e marmo.
6. TRASFORMA LA CAMERA IN UNA SUITE
Riposare bene rigenera e rende le giornate più felici e produttive. Pensiamo allora all’atmosfera che apprezziamo quando in vacanza dormiamo in una camera di charme e cerchiamo di riprodurla nella nostra stanza: tendaggi oscuranti, lenzuola confortevoli, cuscini e materassi di qualità, tessuti avvolgenti e colori rilassanti. Pochi mobili, oggetti e quadri per non distrarci. E soprattutto fuori gli apparecchi elettronici dalla stanza più sacra della casa: sono inquinanti e tengono svegli.
7. CONCEDITI QUALCHE LUSSO
Ogni tanto si può programmare anche un acquisto costoso: un potente e maneggevole aspirapolvere senza filo che ci aiuti a pulire in meno tempo, un lampadario scenografico, un tavolo professionale per il nostro hobby preferito, una poltrona avvolgente per immergerci nella lettura, una vetrata ampia che ci faccia godere meglio del giardino. Come diceva lo scrittore inglese Samuel Johnson già nel Settecento: “Non esistono soldi spesi meglio di quelli investiti per la soddisfazione domestica”.
di Rita Spangaro
Trasformare una casa grigia e disordinata in un’oasi di benessere. Con l’obiettivo di vivere in modo più sano, confortevole e armonico. Che la felicità passi anche dal luogo in cui viviamo può sembrare eccessivo, eppure è proprio nel nostro appartamento che passiamo la maggior parte del tempo. Rilassandoci con partner e bambini, giocando con i nostri pet, cenando con gli amici, lavorando, dedicandoci a un hobby.
L’ambiente influisce sull’umore
L’atmosfera che ci circonda, l’abbiamo sperimentato tutti, influisce sul nostro umore e lo fa molto più di quanto pensiamo. “Quando entri in una stanza, assorbi tutto quello che hai davanti, come una spugna asciutta assorbe l’acqua” spiega Maxwell Gillingham-Ryan, autore di Apartment Therapy (Edizioni Il Punto d’Incontro) e ideatore del blog di successo www.apartmenttherapy.com. “Quello che tocchi e senti, così come quello che vedi, entra dentro di te e ti condiziona. Ne risulta quindi che una stanza può farti sentire turbato e a disagio, oppure a tuo agio e ben accolto. Una stanza può ispirare o confondere. Può farti sentire piccolo o grande. Le stanze sono potenti”. Un’idea già nota, che nel corso dei secoli è stata utilizzata da architetti e arredatori di interni e della quale oggi siamo tutti più o meno consapevoli, tanto è vero che secondo una ricerca di alcuni mesi fa condotta da OnePoll, società specializzata in indagini di mercato, il 93% degli intervistati sono completamente (56%) o abbastanza (37%) d’accordo nel dire che la propria casa ha un effetto positivo sul benessere personale. Ecco allora sette suggerimenti per trasformare il nostro rifugio in un ambiente comodo, sano e suggestivo. E vivere hygge, come dicono i danesi, assaporando cioè i piaceri della vita in un contesto accogliente con le persone che amiamo.
1. ELIMINA IL SUPERFLUO
Il caos che deriva dall’accumulo è un processo lento, strisciante, impercettibile, che magari inizia con giustificazioni come “Era un affare”, “Era utile”, “Me l’hanno dato”, “Era gratis” e che permane per senso di colpa, senso dell’obbligo o per la convinzione che un giorno potrebbe servirci. Gli spazi sovraccarichi però aumentano l’ansia, creano oppressione, ostacolano il passaggio, favoriscono l’eccesso di polvere, muffe, germi e batteri. Niente dà più soddisfazione che sbarazzarci di tutto ciò che non ci infonde felicità. Eliminare, infatti, non vuol dire buttare via senza ragione: scopo del cosiddetto decluttering, o riordino, è capire innanzitutto quali oggetti amiamo, usiamo o esprimono la nostra identità, liberandoci del resto. Secondo Geralin Thomas, consulente americana specializzata nell’organizzazione degli spazi, per farlo basta rispondere a quattro semplici domande: lo usi? lo vuoi? ti piace? sai che cosa fartene? Se la risposta è “No”, meglio disfarsene. Inoltre, ragionare su che cosa tenere o no è utile anche in prospettiva: ci aiuta a capire meglio, d’ora in poi, che cosa far entrare in casa e che cosa evitare.
2. METTI A POSTO
La battaglia quotidiana contro il caos è comune a tutti. Del resto armadi ordinati e scorte di passata di pomodoro o carta igienica ben allineate contribuiscono a un’esistenza disciplinata e serena, oltre che meno faticosa. Secondo gli studiosi, eliminare metodicamente il disordine aiuterebbe a ridurre del 40% il lavoro domestico. Che si inizi dal disordine visibile o da quello nascosto da mobili chiusi o armadi, il risultato sarà un senso di maggior spazio e di più ampio respiro. Non si tratta di una fatica insormontabile. A volte è sufficiente riunire in una scatola le decine e decine di biglietti e disegni appesi da mesi su una bacheca o liberare mezzo ripiano di una libreria stracarica di libri e oggetti per sperimentare un’iniezione di energia che ci aiuterà a fare tutto il resto. Come non ricadere nel caos? Gretchen Rubin, scrittrice e blogger americana secondo cui l’ordine esterno contribuisce alla calma interiore, propone la “Regola del minuto”: sbriga subito qualsiasi faccenda che richieda meno di un minuto. Senza rimandare. Rifare il letto, appendere la giacca, mettere un piatto in lavastoviglie, eliminare una pubblicità trovata nella cassetta delle lettere. Il risultato sarà sorprendente.
3. PULISCI APPENA SPORCHI
Perché in certe case tutto sembra sempre perfettamente pulito e in ordine? Semplice, perché puliscono di continuo. Una soluzione poco attraente ma che, a pensarci, alla lunga fa la differenza: è meglio passare subito la spugna sul piano della cucina dopo aver preparato da mangiare o stare a grattare e strofinare un’ora per togliere le incrostazioni di una settimana? Lasciare libere il più possibile le superfici orizzontali, incluso il pavimento, rende le cose molto più semplici. Da provare la “Regola della pulizia serale” di Gretchen Rubin, che consiste nell’impiegare dieci minuti, prima di andare a letto, per una rapida riassettata che renda più sereno il risveglio.
4. ACCOGLI LA NATURA
Spazio alla luce naturale per combattere malumori o disordine affettivo stagionale. Magari ritagliando un piccolo angolo comodo tutto per sé diffusamente illuminato, ad esempio per leggere o disegnare. Nel fascio di luce che entra, circondiamoci di verde: le piante ci tengono collegati con la natura, emettono ossigeno e depurano l’aria dagli inquinanti ambientali. Inoltre, immergerci in un angolo green ci infonde relax e tranquillità. Via libera quindi a dracena, anturio e spatifillo per purificare l’aria, a tillandsie appese al soffitto per un effetto-foresta e a orchidee fiorite per la gioia degli occhi. Sì anche ai fiori recisi: se possono sembrare tristi o darci l’idea di aver speso soldi per uno sfizio di pochi giorni, i ricercatori assicurano invece che innescano emozioni positive e senso di soddisfazione. Come diceva la poetessa e memorialista americana May Sarton, “Se qualcuno mi chiedesse qual è la mia idea del lusso, penso che la mia risposta sarebbe: fiori in casa tutto l’anno”. Benvenuti anche cani, gatti & co: non solo ci fanno più felici aumentando i nostri livelli di dopamina, serotonina e ossitocina ma, secondo una ricerca pubblicata su Scientific Reports, nel caso dei cani, ci rendono più longevi.
5. SCEGLI TINTE SOFT E LUCI CALDE
Colori e luminosità influenzano l’umore. Meglio quindi preferire colori neutri, chiari e rilassanti, specialmente se una stanza è piccola o poco luminosa. Perfette anche le tinte vivaci per la zona giorno, ma utilizzate con parsimonia: per una singola parete, una porta, qualche arredo, un soprammobile. Teniamo presente poi che, per un ambiente accogliente, servono più punti luce, scegliendo lampade a luce calda. Quanto ai materiali, meglio quelli naturali, soprattutto legno e marmo.
6. TRASFORMA LA CAMERA IN UNA SUITE
Riposare bene rigenera e rende le giornate più felici e produttive. Pensiamo allora all’atmosfera che apprezziamo quando in vacanza dormiamo in una camera di charme e cerchiamo di riprodurla nella nostra stanza: tendaggi oscuranti, lenzuola confortevoli, cuscini e materassi di qualità, tessuti avvolgenti e colori rilassanti. Pochi mobili, oggetti e quadri per non distrarci. E soprattutto fuori gli apparecchi elettronici dalla stanza più sacra della casa: sono inquinanti e tengono svegli.
7. CONCEDITI QUALCHE LUSSO
Ogni tanto si può programmare anche un acquisto costoso: un potente e maneggevole aspirapolvere senza filo che ci aiuti a pulire in meno tempo, un lampadario scenografico, un tavolo professionale per il nostro hobby preferito, una poltrona avvolgente per immergerci nella lettura, una vetrata ampia che ci faccia godere meglio del giardino. Come diceva lo scrittore inglese Samuel Johnson già nel Settecento: “Non esistono soldi spesi meglio di quelli investiti per la soddisfazione domestica”.
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