
Coniglio in laboratorio – Adobe Stock
L’Iniziativa dei cittadini europei è un modo valido per far sentire la propria voce e proporre nuovi atti legislativi all’interno dell’Unione europea. Molte sono le tematiche care alle persone comuni che vengono in questo modo prese in esame dai massimi organi della UE, istanze provenienti dal basso e che riguardano, ad esempio, il rispetto dell’ambiente e dei diritti animali.
Da tempo le associazioni che si occupano di diritti animali – per l’Italia, ad esempio, ALI, Animalisti italiani, Essere Animali, ENPA, LAV, LEAL, OIPA, PETA – sono state in grado di mettersi in rete per sostenere le Iniziative e alcune di esse – ALI, Essere Animali, LAV – sono entrate anche nel prestigioso Eurogroup for Animals, che, da Bruxelles, promuove il miglioramento degli standard di benessere degli animali nell’Unione Europea.
Noi di FV magazine ve ne avevamo già sottoposta una che chiedeva di fermare l’asportazione e il commercio delle pinne di squalo, oggi ne vogliamo porre alla vostra attenzione nuove e fondamentali per il cammino verso una società più giusta e antispecista, ma vi invitiamo a curiosare anche le altre e a mettervi in gioco, basta una semplice firma!
Iniziativa dei cittadini europei: Salvare i cosmetici cruelty free
La raccolta firme, promossa da PETA, scade a fine agosto e la sottoscrizione quindi è urgente. L’Iniziativa dei cittadini europei chiede sostanzialmente alla Commissione “[…] di proteggere e rafforzare il divieto di sperimentazione sugli animali per i prodotti cosmetici” e di sostituire la vivisezione con metodi più moderni.
Potete approfondire e firmare qui: SALVARE I COSMETICI CRUELTY-FREE: IMPEGNARSI PER UN’EUROPA SENZA SPERIMENTAZIONE ANIMALE
Iniziativa dei cittadini europei: Basta pellicce
Più tempo – scade a maggio del 2023 – ma perché non sottoscrivere subito la richiesta promossa da Eurogroup for Animals di vietare “[…] la detenzione e l’abbattimento di animali allo scopo esclusivo o principale di produrre pellicce; l’immissione sul mercato dell’UE di pellicce di allevamento e di prodotti che le contengono”.
Il motivo della proposta è etico ma, ad esso, si è aggiunta la dimostrazione che, come nel caso di visoni, gli allevamenti sono pericolosi focolai di zoonosi.
Potete approfondire e firmare qui: Fur Free Europe (Basta pellicce in Europa)
Iniziativa dei cittadini europei: End The Slaughter Age
L’ambizione della richiesta dell’italiano Filippo Borsellino è davvero alta: “Porre fine all’era della macellazione”.
Avete tempo per firmare fino a giugno del 2023, ma al momento la lista dei sottoscrittori fa temere il peggio nonostante gli obiettivi siano davvero condivisibili: “Escludere l’allevamento dalle attività ammissibili ai sussidi agricoli e includere le alternative etiche ed ecologiche, come l’agricoltura cellulare e le proteine vegetali. Incentivare la produzione e la vendita di prodotti a base vegetale e di quelli realizzati con l’agricoltura cellulare”.
Potete approfondire e firmare qui: End The Slaughter Age
Come firmare l’Iniziativa dei cittadini europei
È davvero semplice e basta un solo minuto: basta andare sulla pagina che vi abbiamo riportato e avere il passaporto o la carta di identità a portata di mano: vanno inseriti nome, cognome e numero del documento, decifrare il captcha ed è fatto. L’inserimento della propria email nella pagina che appare permette di rimanere informati sul percorso dell’Iniziativa.
Come crearne una
Una volta appurato che questo metodo è l’ideale per ottenere il risultato voluto, gli organizzatori di una determinata Iniziativa, che devono appartenere a 7 diversi Paesi europei, possono far registrare la richiesta e poi cercare il sostegno delle persone attraverso la loro firma, on line o su carta.
In un anno di tempo devono essere raccolte 1 milione di adesioni in aumento 7 Paesi europei, adesioni che poi devono essere verificate dalle autorità competenti. L’iniziativa va poi presentata alla Commissione e al Parlamento europeo, che sono obbligate a esprimersi sulla necessità o meno di creare una legge sul tema posto all’attenzione e, nell’eventualità, adoperarsi per redigerla.
di Elisa Orlandotti
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