In arrivo finanziamenti per la ricerca senza animali: si tratterebbe di 1,6 milioni di euro per progetti basati su metodi sostitutivi alla sperimentazione animale. Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.233 del 29 settembre 2021, prevede che il fondo sia accessibile a tutte le realtà italiane del campo scientifico, non più solo agli istituti zooprofilattici sperimentali ma anche agli enti pubblici di ricerca e università.
L’Istituto Superiore di Sanità si era recentemente espresso in favore dei metodi alternativi in un campo di fondamentale importanza come la lotta al COVID: in merito al programma europeo Vac2Vac il cui obiettivo è quello di “sviluppare e validare test di qualità per la sperimentazione di vaccini sia umani che veterinari utilizzando metodi non animali”, si legge nelle comunicazioni dell’ISS “Sviluppare, implementare e validare i test non animali sui vaccini è un impegno etico globale”.
Il lavoro della LAV per ottenere una ricerca senza animali
Il risultato è stato ottenuto anche grazie all’impegno della LAV che, oltre ad incalzare la politica, porta avanti iniziative di sensibilizzazione e finanzia progetti senza animali, sostenendo il lavoro di giovani ricercatori e producendo studi che hanno ottenuto riconoscimenti in varie pubblicazioni scientifiche.
LAV dichiara: “L’Italia, ancora, investe praticamente tutte le risorse (oltre 1 miliardo e 300 milioni, secondo quanto dichiarato dal Ministero durante un congresso) nel modello animale e questo non è più accettabile, sia dal punto di vista etico che tecnico-scientifico, questi 1,6 milioni stanziati sono solo pochi spiccioli rispetto a quanto riceve la sperimentazione animale, ma speriamo siano il trampolino di lancio per realtà nazionali che tornino a far luce sulle capacità di ricerca del nostro Paese, che è stato un punto di riferimento per la scienza per secoli e oggi è rilegato al fanalino di coda dell’Europa”.
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