La nazione più meridionale tra i paesi baltici”
di Veggie Situation
Neanche dieci anni fa, quando pronunciavamo la parola “Lituania”, gli abitanti del Vecchio Continente ci guardavano straniti, non sapendo bene dove collocare questo Stato e a cosa associarlo… ma oggi cosa viene in mente quando si sente il nome della Lituania? Forse il basket con i nomi dei giocatori che hanno fatto la storia di questo sport, poi la birra, il pane nero, la famosissima ambra del Baltico.
“Ma com’è la Lituania?” è una domanda che ci viene fatta spesso. Le persone si immaginano un paese post sovietico misterioso, fermo nel tempo, immerso nel nulla. Possiamo assicurarvi che è vero! Ma solo in parte…
Ci vuol far credere di essere moderna, ma non fatevi ingannare: la sua storia ha radici davvero lontanissime nel tempo. Ogni castello, ogni tenuta e ogni sito archeologico lungo il fiume Nemunas traspira storie antiche. La sensazione di essere disorientati è assolutamente normale: il contrasto tra vecchio e nuovo, tra passato e futuro, tra paesaggi naturali e urbanizzati si fa sentire, ma questa caratteristica è comune agli Stati dove lo sviluppo viaggia alla velocità della luce.
Noi, Jurgita e Filippo, andiamo in Lituania ogni anno, di solito in primavera o in estate e per le feste natalizie, periodo che adoriamo soprattutto se la natura ci regala tanta neve. Non vediamo l’ora di tornarci per le prossime vacanze invernali per ripetere l’esperienza di pattinaggio sul lago di Galvė a Trakai, quando le temperature scendono e lo specchio d’acqua diventa un’enorme pista di pattinaggio. Ogni volta c’è da stupirsi visitando le sue città, i siti culturali, i parchi e le riserve naturali nell’entroterra e sulla costa; è ricca di tradizioni ed eventi culturali.
Ora siamo pronti per il viaggio di primavera e, per fortuna, le valigie sono meno ingombranti, senza quegli enormi maglioni che d’inverno ci salvano dal freddo davvero rigido.
In due ore e mezzo d’aereo, partendo dal Nord Italia, siamo sopra Vilnius. È enorme ormai il desiderio di perderci nelle stradine e di prendere un caffè con una fetta della torta più buona del mondo nel nostro localino vegan preferito, il Chaika (in Totorių gatvė 7). Vilnius ha un centro storico tra i più estesi e meglio conservati d’Europa, dichiarato patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Accediamo da Pilies gatvė, un’antica via pedonale stretta tra case in muratura rossa, piena di negozietti di souvenir, tantissimi caffè e ristoranti ai piani terra. I punti ristoro di ogni genere qui non mancano, sia puramente vegan che vegan friendly. I lituani possono sembrare un po’ freddi, come il resto della popolazione dell’Est e del Nord, ma – credeteci – sono molto ospitali e una volta “rotto il ghiaccio” rimarrete migliori amici per sempre. Quindi, se vi capita di entrare in un pubblico esercizio e il personale non si accorge di voi, non preoccupatevi, è normale, basta dire “laba diena”, cioè buongiorno, ed è fatta.
Nelle stradine sentiamo il vero spirito della Vilnius medievale. Da non perdere la graziosa chiesa in stile gotico di Sant’Anna (Šv. Onos bažnyčia): è l’orgoglio della Lituania, ogni persona qui vi racconterà la leggenda secondo la quale Napoleone desiderò portare a Parigi questa chiesa sul suo palmo.
Si potrebbe dedicare una giornata intera solo alle chiese di Vilnius, che ne conta quasi una ventina, ma optiamo per altro: un pomeriggio distensivo ascoltando i suoni armoniosi delle fontane nell’oasi verde del Giardino di Bernardinai e poi una vista panoramica mozzafiato sulla collina di Gediminas, dove è situato il Castello Superiore, per ammirare dall’alto i tetti rossi della capitale.
Bastano solo tre passi dalla città vecchia per essere trasportati in un’atmosfera libera dai pregiudizi sociali e dallo stress odierno, dove regnano armonia e pace. Si chiama “Repubblica” di Užupis ed è il quartiere artistico di Vilnius, che vanta una concentrazione altissima di creatività e di creativi. Qui puoi essere chi vuoi: un poeta, un artista, un artigiano, un musicista che suona il pianoforte senza tasti! Le piccole stradine invitano a rilassarsi, a vivere un concerto spontaneo sulla strada, a emozionarsi davanti a un quadro in un angolo solitario o a sorseggiare una birra con persone che non conosci, ma che sembrano i tuoi amici da sempre.
La lista di siti da vedere è lunga. Se si è stanchi di farsela tutta a piedi è possibile muoversi in bici, seguendo il percorso turistico di 52 tappe tra musei, gallerie, chiese e monumenti. Se si ha voglia di un’esperienza da togliere il fiato, perché non provare un volo in mongolfiera sopra la città?! Indescrivibile. Adrenalina pura in alta quota!
Ci allontaniamo dal caos di Vilnius per un giro in barca sul lago di Galvė a Trakai. Remando intorno al castello, immersi nello scenario da favola, ci sentiamo un po’ come in un set cinematografico… questo posto incantevole è, infatti, sfruttato come ambientazione per film sia locali che stranieri.
Due ore di tranquillità assoluta per riequilibrarsi, calmare la mente e riposare il corpo, e siamo pronti per la prossima tappa: Kaunas.
Kaunas è una delle città più verdi della Lituania; sorge su una penisola alla confluenza dei fiumi Nemunas e Neris. Anche se relativamente piccola – il centro infatti si può girare tutto a piedi – ci sono moltissime cose divertenti da fare. Prendiamo la funicolare e, accompagnati dalle vecchie canzoni trasmesse nella cabina che ci proiettano negli anni Sessanta, lentamente scendiamo dalla collina verso il nucleo urbano, dove subito veniamo rapiti da un luogo inaspettato e unico che conserva ben tremila rappresentazioni del Re degli Inferi provenienti da tutto il mondo (il Museo dei Diavoli, in lituano Velnių Muziejus). Sculture in legno, ceramica, pietra o carta, maschere o dipinti, ma anche oggetti quotidiani che raffigurano Lucifero.
La maggior parte del centro di Kaunas è pedonale, per cui è molto piacevole fare una passeggiata e scoprire le sue piccole stradine, magari fermandosi in una delle tantissime gallerie d’arte; prendiamoci il tempo di curiosare tra botteghe e negozietti curati oppure di rilassarci con un frullato in uno dei numerosi locali, osservando la vita delle persone del posto. Se si hanno delle scadenze lavorative, qui ogni locale può diventare un ufficio: basta ordinare un caffè e agganciarsi al Wi-Fi che funziona alla perfezione.
Poi Kaunas è una vera città della musica, che ogni anno in aprile ospita il festival internazionale del jazz, mentre da giugno fino a settembre è possibile godere della musica classica nella rassegna che si tiene nella cornice barocca del monastero di Pažaislis.
La nostra destinazione preferita, però, è sempre il mare. Durante il tragitto non vogliamo perderci neanche un piccolo particolare: ci piace sostare nelle cittadine di passaggio, visitare le chiese antiche o i siti archeologici. Oggi scegliamo di imboccare la strada lungo il fiume Nemunas. Il percorso (di ben 96 chilometri) si snoda sulla sponda destra della parte inferiore. È una via vecchia, forse una delle più antiche della Lituania. Questa rotta è menzionata dai Crociati, che assediarono l’area tra il XII e il XIII secolo. L’itinerario è suggestivo, pieno di edifici storici, castelli e tenute. Questo territorio grida il suo desiderio di libertà già da tempi antichissimi: durante i secoli passati ha subito guerre e occupazioni, oggi ha tanta voglia di rinnovarsi e crescere, di aprire le porte all’innovazione, di abbracciare altre culture.
Per noi la vera espressione della libertà è il contatto con la natura. La Lituania ci offre i suoi boschi verdi, i suoi innumerevoli laghi e fiumi e il nostro tanto amato “Mare dell’Ambra”. La vera essenza della pace la troviamo qui al mare, a Nida, presso la penisola di Neringa o Curlandese, su questa stretta striscia sabbiosa lunga cento chilometri, che ci regala lo spettacolo potente delle onde del Baltico e della graziosissima duna Parnidžio kopa. È realmente un posto unico, dove il sole tramonta e sorge dalla superficie dell’acqua. La leggenda racconta che la laguna e la penisola siano state create da Nida, figlia di un pescatore, che, raccogliendo la sabbia nel suo grembiule, aveva costruito questa barriera per permettere a chi catturava animali acquatici, e quindi anche a suo padre, di svolgere la propria attività in tranquillità senza subire la forza delle onde del mare aperto.
Palanga, al contrario di Nida, è una città piena di vanità, locali, caos. In estate aperitivi e musica dal vivo la popolano fino a notte tarda; Palanga è la Rimini della Lituania e ogni voglia di divertimento qui può essere soddisfatta. Non dimentichiamo però che Palanga è anche molto altro, come ci ricorda, ad esempio, il meraviglioso ed emozionante Museo dell’Ambra, che espone migliaia di pezzi dell’“oro lituano”, circondato da un bellissimo parco dove rilassarsi in mezzo al verde.
Qui in Lituania a noi italiani non manca nulla, nemmeno la pizza o la pasta, che si possono trovare buonissime visto che ci sono svariati locali gestiti da nostri connazionali. Ma sapete cosa manca di più, invece, ai lituani quando vanno nei paesi stranieri? Il pane nero di segale, cotto senza lievito in un vero forno a legna. È presente sulla tavola di tutti i giorni e le ricette tradizionali di panificazione viaggiano da casa a casa, da una famiglia all’altra, da una generazione all’altra. Nei centri commerciali c’è l’imbarazzo della scelta e a volte anche si fatica a selezionarne uno: con semi, senza semi, con farro, con farine antiche e molto altro. Ancora oggi, secondo una tradizione antica, gli ospiti importanti si incontrano offrendo pane e sale.
E veniamo alla birra: è la bevanda più popolare con centinaia di tipi disponibili, tra le marche più commerciali e quelle artigianali. Per non parlare poi delle produzioni casalinghe e dell’uso che se ne fa in cucina, adesso di gran moda. La birra tradizionale è la “Gira”, nata dalla fermentazione veloce del pane nero abbrustolito, con acqua, zucchero e lievito di birra.
Con il sorriso stampato sul viso e qualche granello di sabbia ancora nello zaino, torniamo a casa. Abbiamo voglia di ritornarci al più presto, perché ci sono ancora tantissimi luoghi da scoprire. Chissà, forse la prossima avventura sarà in inverno sul mare ghiacciato e slitta a vela… sì sì, avete capito bene! Seguiteci sui social per scoprire cosa abbiamo in mente!
Dove mangiare vegan
Vilnius:
RoseHip Vegan Bistro
B. Radvilaitės g. 7, Vilnius 01124.
Davvero un bel posto. Attenzione ai dettagli e al design. Il personale è molto gentile e il servizio è veloce. Prezzi ragionevoli. Tutto vegano!
Vegafè
Totorių g. 3, Vilnius 01121.
Posto accogliente, personale molto attento e cibo delizioso. Vegetariano e vegano.
Chaika
Totorių g. 7, Vilnius 01121.
La più grande selezione di torte e muffin vegani in Lituania. Direi che Chaika ha elevato il concetto dei dessert vegani al livello successivo.
Kaunas:
Moksha
Vasario 16-osios g. 6, Kaunas 44251.
Un locale piccolo ma molto caratteristico che offre le pietanze della cucina indiana e thai, quasi tutto vegan.
Holy Donut
Vilniaus g. 37, Kaunas 44289.
Bellissimo localino dove provare i gustosi donut, ovviamente ci sono molte scelte vegan, e anche gli ottimi bagel. Tutto accompagnato con un super caffè.