Faccio sport perché mi piace, ma soprattutto per divulgare il più possibile un ideale che porto nel cuore”
di Silvia Allegri
Diciassette maratone, nove mezzi ironman, quattro ironman, la cento chilometri del Passatore, tre cinquanta chilometri di cui una sulla sabbia. Un’infinità di strada percorsa, e chissà quanta ancora da percorrere, per Manuel Comandini, atleta per divertimento e vegano per loro, gli animali.
“Faccio sport – racconta Manuel a FunnyVegan – perché mi piace, ma soprattutto per divulgare il più possibile un ideale che porto nel cuore”. Manuel, 31 anni, è passato a una dieta 100% vegetale il 27 febbraio 2012 per motivi esclusivamente etici e, se si considerano i risultati raggiunti finora, scompare ogni dubbio sulle capacità di affrontare lo sport estremo anche senza nutrirsi di prodotti di origine animale.
La scelta
“Mi sono accorto – spiega – di tutto il male che con le mie abitudini infliggevo agli altri esseri viventi grazie a un amico che mi ha aiutato ad aprire gli occhi e poi documentandomi in modo sistematico per diverso tempo”. Come spesso avviene, i grandi cambiamenti della vita fanno scaturire delle piccole rivoluzioni: “Inizialmente – continua l’atleta – ero arrabbiato: di fronte alle atrocità viste facevo fatica ad accettare di essere nella minoranza e di venire continuamente deriso dalle persone che avevo intorno a me. La mia scelta etica mi ha portato quindi a fare una bella scrematura delle amicizie. È stato doloroso per certi aspetti, ma ho trovato molti nuovi amici in linea col mio sentire”.
Iron (vegan) man
E così Manuel ha deciso di dimostrare prima di tutto a se stesso, ma anche agli altri, il proprio valore. “Ho iniziato ad ampliare il mio modo di vedere le cose – precisa – mettendo in discussione tutto e, dopo tante critiche e momenti difficili, ho ricominciato a fare sport, prima con il podismo e poi con il triathlon. Non sapevo nuotare, non avevo mai avuto bici da corsa, ma nonostante questo volevo tentare di coronare il mio sogno: fare un ironman”. E i risultati sono arrivati: grinta, capacità di sopportazione della fatica, ma soprattutto la voglia di essere un esempio: “Credo – afferma – che soltanto così si possa lottare, dimostrando con i fatti che un mondo diverso e migliore è possibile”. Intanto Manuel sta preparando altri due ironman e, in occasione di queste gare, aprirà una raccolta fondi per l’associazione Essere Animali.
Come prepararsi
Ma come si prepara un atleta vegano per affrontare gare così faticose ce lo precisa il nostro: “Mangio frutta fresca a colazione e nel corso di tutta la mattina. A pranzo mangio un cereale a rotazione, come riso, orzo, farro, e poi verdure crude, legumi e qualche grasso (a volte olive, a volte avocado siciliani, a volte frutta secca e semi). Di sera continuo ad abbinare cereali a verdure cotte, insieme magari a qualche burger o formaggio vegetale”. Poco sale, tante spezie, soprattutto curcuma e curry, ma anche zenzero; e ogni tanto qualche piccolo peccato di gola: “Essendo anche molto goloso – ammette sorridendo – mi concedo qualche biscotto o qualche altro dolcetto: in estate il gelato è ottimo. Oppure mangio la pizza o una piadina: mangio vegetale per gli animali e non per salutismo, perciò ogni tanto scelgo di non essere troppo rigido con me stesso”. Poi ci sono gli snack durante le gare: “Per le prestazioni lunghe consumo barrette vegan con frutta, ma anche frutta fresca e tanti datteri. Ultimamente sto provando ad aggiungere qualcosa di salato, per esempio panini farciti a piacere: nelle gare impegnative in termini di fatica e di tempo mi viene voglia anche di salato. Se rimango sotto i cinquanta chilometri invece bevo acqua alternata a sali minerali e mangio solo frutta. Nel pre e post gara consumo tanti frullati perché in questo modo riesco a mangiare maggiori quantità di frutta. E tra gli integratori assumo B12 e ogni tanto qualche alga in polvere, spirulina e klamath su tutte”.
I benefici
Il mio piatto forte sono gli smoothie, che considero un pasto completo. È un modo veloce di nutrire il mio corpo con tutte le vitamine e i nutrienti di cui ha bisogno, soprattutto quando pratico sport.
Faccio sport perché mi piace, ma soprattutto per divulgare il più possibile un ideale che porto nel cuore”
di Silvia Allegri
Diciassette maratone, nove mezzi ironman, quattro ironman, la cento chilometri del Passatore, tre cinquanta chilometri di cui una sulla sabbia. Un’infinità di strada percorsa, e chissà quanta ancora da percorrere, per Manuel Comandini, atleta per divertimento e vegano per loro, gli animali.
“Faccio sport – racconta Manuel a FunnyVegan – perché mi piace, ma soprattutto per divulgare il più possibile un ideale che porto nel cuore”. Manuel, 31 anni, è passato a una dieta 100% vegetale il 27 febbraio 2012 per motivi esclusivamente etici e, se si considerano i risultati raggiunti finora, scompare ogni dubbio sulle capacità di affrontare lo sport estremo anche senza nutrirsi di prodotti di origine animale.
La scelta
“Mi sono accorto – spiega – di tutto il male che con le mie abitudini infliggevo agli altri esseri viventi grazie a un amico che mi ha aiutato ad aprire gli occhi e poi documentandomi in modo sistematico per diverso tempo”. Come spesso avviene, i grandi cambiamenti della vita fanno scaturire delle piccole rivoluzioni: “Inizialmente – continua l’atleta – ero arrabbiato: di fronte alle atrocità viste facevo fatica ad accettare di essere nella minoranza e di venire continuamente deriso dalle persone che avevo intorno a me. La mia scelta etica mi ha portato quindi a fare una bella scrematura delle amicizie. È stato doloroso per certi aspetti, ma ho trovato molti nuovi amici in linea col mio sentire”.
Iron (vegan) man
E così Manuel ha deciso di dimostrare prima di tutto a se stesso, ma anche agli altri, il proprio valore. “Ho iniziato ad ampliare il mio modo di vedere le cose – precisa – mettendo in discussione tutto e, dopo tante critiche e momenti difficili, ho ricominciato a fare sport, prima con il podismo e poi con il triathlon. Non sapevo nuotare, non avevo mai avuto bici da corsa, ma nonostante questo volevo tentare di coronare il mio sogno: fare un ironman”. E i risultati sono arrivati: grinta, capacità di sopportazione della fatica, ma soprattutto la voglia di essere un esempio: “Credo – afferma – che soltanto così si possa lottare, dimostrando con i fatti che un mondo diverso e migliore è possibile”. Intanto Manuel sta preparando altri due ironman e, in occasione di queste gare, aprirà una raccolta fondi per l’associazione Essere Animali.
Come prepararsi
Ma come si prepara un atleta vegano per affrontare gare così faticose ce lo precisa il nostro: “Mangio frutta fresca a colazione e nel corso di tutta la mattina. A pranzo mangio un cereale a rotazione, come riso, orzo, farro, e poi verdure crude, legumi e qualche grasso (a volte olive, a volte avocado siciliani, a volte frutta secca e semi). Di sera continuo ad abbinare cereali a verdure cotte, insieme magari a qualche burger o formaggio vegetale”. Poco sale, tante spezie, soprattutto curcuma e curry, ma anche zenzero; e ogni tanto qualche piccolo peccato di gola: “Essendo anche molto goloso – ammette sorridendo – mi concedo qualche biscotto o qualche altro dolcetto: in estate il gelato è ottimo. Oppure mangio la pizza o una piadina: mangio vegetale per gli animali e non per salutismo, perciò ogni tanto scelgo di non essere troppo rigido con me stesso”. Poi ci sono gli snack durante le gare: “Per le prestazioni lunghe consumo barrette vegan con frutta, ma anche frutta fresca e tanti datteri. Ultimamente sto provando ad aggiungere qualcosa di salato, per esempio panini farciti a piacere: nelle gare impegnative in termini di fatica e di tempo mi viene voglia anche di salato. Se rimango sotto i cinquanta chilometri invece bevo acqua alternata a sali minerali e mangio solo frutta. Nel pre e post gara consumo tanti frullati perché in questo modo riesco a mangiare maggiori quantità di frutta. E tra gli integratori assumo B12 e ogni tanto qualche alga in polvere, spirulina e klamath su tutte”.
I benefici
Il mio piatto forte sono gli smoothie, che considero un pasto completo. È un modo veloce di nutrire il mio corpo con tutte le vitamine e i nutrienti di cui ha bisogno, soprattutto quando pratico sport.
Correre (o camminare) per i diritti degli animali.
La Vegane Gesellschaft Österreich (Società austriaca vegana, NdR) organizza la Tierschutzlauf, un evento sportivo giunto alla sua ottava edizione che si terrà il prossimo 7 ottobre, bellissima occasione per testimoniare l’impegno a favore dei diritti animali in modo spensierato, attraverso lo sport.
Il prossimo ottobre sarò presente anch’io, Silvia Allegri, con gli atleti della mia associazione, teamvegan.it, che promuove lo sport legato al veganismo, mostrando a tutti che l’alimentazione vegetale può essere adatta anche a chi fa attività intense.
Tutte le informazioni per partecipare e il modulo di iscrizione si trovano sul sito www.tierschutzlauf.at, ma se vuoi unisciti a noi, ci trovi facilmente su Facebook digitando teamvegan.it.