Inaugurata oggi a Milano l’opera d’arte dedicata a Margherita Hack, la prima statua intitolata a una donna scienziata su suolo pubblico in Italia e la seconda a una donna in Milano (la prima è quella di Cristina Trivulzio di Belgiojoso).
Collocato di fronte all’Università statale di Milano, in Largo Richini, il monumento in bronzo, che la ritrae mentre scruta gli astri, è firmato dall’artista Daniela Olivieri, in arte Sissi, e donato al Comune di Milano dalla Fondazione Deloitte, che così intende promuovere le materie STEM, soprattutto tra le nuove generazioni.
L’occasione è il centenario dalla nascita dell’astrofisica, divulgatrice vegetariana fin dalla nascita, fiera di esserlo, che in vita si è spesa per i diritti civili e per i diritti animali, testimoniando e sottolineando presso il grande pubblico che l’astenersi dal mangiare carne è un atto naturale, che non va affatto a inficiare mente e corpo. Oltre che essere pioniera delle scienze e accademica, infatti, era anche campionessa sportiva!
Lo “Sguardo fisico” di Margherita Hack
“Sguardo fisico” è il nome della scultura che rappresenta Margherita Hack come una metamorfosi: una persona nata dagli elementi di una galassia e impegnata a studiare le stelle che la formano. Il corpo è di colore grigio intenso: emerge dal magma della vita che pulsa dentro la crosta terrestre. Le mani di colore oro, come gli astri incastonati nella galassia sono alzate verso il cielo per guardarvi attraverso senza strumenti.
Il titolo gioca con la sua identità di astro-fisica: lo “Sguardo” è il senso capace di percepire gli stimoli luminosi, “Fisico” non solo richiama la radice della sua professione, ma anche la concretezza e solidità del suo atteggiamento intellettuale e filosofico.
Vi invitiamo a vedere questo breve video, nel quale Margherita Hack stessa spiega brevemente il proprio pensiero riguardo al suo essere veg con parole chiare, semplici, dirette.
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