di Grazia Cacciola
Rilassanti, antistress, drenanti, erotici… sono tanti i tipi di massaggio e ancora di più gli oli da massaggio tra cui scegliere, facendo attenzione ad abbinare al meglio la tecnica con la sostanza più appropriata per ottenere l’effetto migliore. Lo scopo dell’olio infatti è quello di ridurre l’attrito tra le mani del massaggiatore e la nostra pelle, ma, utilizzando dei liquidi specifici per le caratteristiche della nostra epidermide, possiamo rendere l’esperienza un momento di ulteriore cura e… coccole!
Oli pronti: attenzione all’INCI
Se si utilizzano oli già pronti, è bene scegliere tra quelli vegetali e controllarne accuratamente l’INCI, in cui devono esserci solo composti vegetali e non sintetici, perché ricordiamoci sempre che la nostra pelle è un organo esterno che ci protegge e assorbe tutto ciò con cui viene in contatto. Esclusi anche gli oli minerali, come la maggior parte dei baby oil: non sono adatti ai massaggi perché la frizione più intensa li porterebbe a scaldarsi troppo, danneggiando i tessuti trattati.
Massaggio, una tecnica naturale
Nel massaggio, che era una tecnica già nota nell’antichità, venivano usati soprattutto oli naturali vegetali come quello semplice di oliva per ammorbidire la pelle. Oggi si utilizzano ancora gli oli vegetali come basi, anzi si privilegiano questi sebbene si sia abbandonato quello di oliva, considerato troppo pesante e di difficile assorbimento. Attualmente vengono preferiti grassi più leggeri, di facile assorbimento e con proprietà interessanti per l’epidermide, come per esempio quello di mandorle dolci che è un emolliente naturale, quello di jojoba che è in realtà una sostanza cerosa non solida ricca di vitamina E, preziosa per la pelle, oppure ancora quello di sesamo che, essendo ricco di acido linoleico, rende la superficie cutanea molto morbida ed elastica, quello di canapa, di cocco e di germe di grano, solo per citare i principali.
Le basi
Le basi poi possono essere facilmente profumate a nostro piacere con oli essenziali naturali: ne bastano poche gocce, di solito il rapporto è di dieci gocce ogni 500 ml di olio base, da intensificare a seconda dei propri gusti ma senza superare le venti gocce perché l’olio essenziale in alte concentrazioni non è mai salutare. Si possono anche miscelare più tipologie, creando così delle sinergie adatte al momento e allo scopo che vogliamo raggiungere con questa coccola per il nostro corpo. Per esempio, la lavanda può calmare la mente, mentre l’ylang ylang, uno dei più utilizzati in questo settore, ha un effetto sedativo e nel contempo stimola la produzione di endorfine. Gli sportivi molto spesso sfruttano eucalipto e menta piperita perché hanno caratteristiche antinfiammatorie, ideali per il trattamento di crampi e tensioni.
Da tenere a mente
L’olio da massaggio non va mai scaldato con fonti esterne, ma tra le mani, preventivamente preparate con sfregamento e battitura se necessario, per evitare l’alterazione organolettica della sostanza. Attenzione anche a dove si acquistano e alle quantità: le erboristerie sono i luoghi privilegiati, scegliendo oli in confezioni scure e di vetro che prevengono l’ossidazione. Se non se ne fa grande uso, meglio acquistare piccole confezioni di volta in volta, in modo da evitare problemi di irrancidimento.
di Grazia Cacciola
Rilassanti, antistress, drenanti, erotici… sono tanti i tipi di massaggio e ancora di più gli oli da massaggio tra cui scegliere, facendo attenzione ad abbinare al meglio la tecnica con la sostanza più appropriata per ottenere l’effetto migliore. Lo scopo dell’olio infatti è quello di ridurre l’attrito tra le mani del massaggiatore e la nostra pelle, ma, utilizzando dei liquidi specifici per le caratteristiche della nostra epidermide, possiamo rendere l’esperienza un momento di ulteriore cura e… coccole!
Oli pronti: attenzione all’INCI
Se si utilizzano oli già pronti, è bene scegliere tra quelli vegetali e controllarne accuratamente l’INCI, in cui devono esserci solo composti vegetali e non sintetici, perché ricordiamoci sempre che la nostra pelle è un organo esterno che ci protegge e assorbe tutto ciò con cui viene in contatto. Esclusi anche gli oli minerali, come la maggior parte dei baby oil: non sono adatti ai massaggi perché la frizione più intensa li porterebbe a scaldarsi troppo, danneggiando i tessuti trattati.
Massaggio, una tecnica naturale
Nel massaggio, che era una tecnica già nota nell’antichità, venivano usati soprattutto oli naturali vegetali come quello semplice di oliva per ammorbidire la pelle. Oggi si utilizzano ancora gli oli vegetali come basi, anzi si privilegiano questi sebbene si sia abbandonato quello di oliva, considerato troppo pesante e di difficile assorbimento. Attualmente vengono preferiti grassi più leggeri, di facile assorbimento e con proprietà interessanti per l’epidermide, come per esempio quello di mandorle dolci che è un emolliente naturale, quello di jojoba che è in realtà una sostanza cerosa non solida ricca di vitamina E, preziosa per la pelle, oppure ancora quello di sesamo che, essendo ricco di acido linoleico, rende la superficie cutanea molto morbida ed elastica, quello di canapa, di cocco e di germe di grano, solo per citare i principali.
Le basi
Le basi poi possono essere facilmente profumate a nostro piacere con oli essenziali naturali: ne bastano poche gocce, di solito il rapporto è di dieci gocce ogni 500 ml di olio base, da intensificare a seconda dei propri gusti ma senza superare le venti gocce perché l’olio essenziale in alte concentrazioni non è mai salutare. Si possono anche miscelare più tipologie, creando così delle sinergie adatte al momento e allo scopo che vogliamo raggiungere con questa coccola per il nostro corpo. Per esempio, la lavanda può calmare la mente, mentre l’ylang ylang, uno dei più utilizzati in questo settore, ha un effetto sedativo e nel contempo stimola la produzione di endorfine. Gli sportivi molto spesso sfruttano eucalipto e menta piperita perché hanno caratteristiche antinfiammatorie, ideali per il trattamento di crampi e tensioni.
Da tenere a mente
L’olio da massaggio non va mai scaldato con fonti esterne, ma tra le mani, preventivamente preparate con sfregamento e battitura se necessario, per evitare l’alterazione organolettica della sostanza. Attenzione anche a dove si acquistano e alle quantità: le erboristerie sono i luoghi privilegiati, scegliendo oli in confezioni scure e di vetro che prevengono l’ossidazione. Se non se ne fa grande uso, meglio acquistare piccole confezioni di volta in volta, in modo da evitare problemi di irrancidimento.
Negli Stati Uniti è ormai consolidata la tendenza di portare il proprio olio per massaggio quando si va in una spa: questo mette al riparo dalle brutte sorprese di contenuti non vegan o tossici, evita lunghi e antipatici controlli su cosa viene utilizzato dal massaggiatore e dà il vantaggio di una fragranza gradita che ci aiuterà a stare bene.
Oli da massaggio insoliti ma ottimi
Olio di cocco frazionato
Al contrario dell’olio di cocco non ritorna solido, non ha il caratteristico profumo del frutto tropicale, è trasparente ed è ricco di acidi grassi simili alla struttura del sebo naturale che ammorbidisce la pelle; adatto alle pelli molto grasse che con altri oli possono accentuare il problema.
Olio di girasole
Se in cucina utilizziamo un buon olio spremuto a freddo e da agricoltura biologica, sarà anche un eccellente olio da massaggio. Siccome irrancidisce velocemente, è una buona soluzione per averlo sempre a disposizione se non facciamo massaggi frequenti.
Olio di noccioli di albicocca
Questo olio solo cosmetico è molto leggero e di facile assorbimento. Stimola la produzione di sebo ed è particolarmente indicato per le pelli secche, per ricostruire il film lipidico in modo naturale. Meraviglioso per i massaggi invernali di mani e viso, dopo lo stress del freddo.
Olio di vinaccioli
Conosciuto maggiormente come alimento, è in realtà uno degli oli che anticamente venivano utilizzati più di frequente per il suo alto contenuto di acido linoleico. Quasi del tutto inodore e con una consistenza setosa senza risultare untuoso, è un’ottima base per oli profumati.
Olio di germe di grano
Troppo pesante e corposo da utilizzare per i massaggi, si unisce però ad altri più leggeri per avvantaggiarsi della sua alta concentrazione di vitamina E, ideale per la cura della pelle debilitata.
Olio di Kukui o olio di noci Molucche
È un olio cosmetico estratto dai frutti di una pianta hawaiana (Aleurites moluccanus). Ricco di acidi grassi Omega-3 e Omega-9, oltre che di vitamina E, è una cura antinfiammatoria e lenitiva per la pelle mentre permette un massaggio poco untuoso e di facile assorbimento.
Per affrontare al meglio la stagione fredda, scoprite i consigli per un bel bagno caldo.