Non è un caso che le promotrici del progetto weTree hanno scelto la giornata dedicata alla donna, l’8 marzo, per presentare l’iniziativa, il cui scopo è realizzare aree verdi all’interno delle città, coinvolgendo però le comunità urbane nella cura e nella crescita del capitale naturale, essenziale alla vita e al benessere umano.
WeTree è già in via di progettazione o di attuazione a Torino, Milano, Perugia e Palermo, i cui sindaci hanno aderito per primi, ma l’ambizione è di portare weTree ovunque in Italia, per sensibilizzare e permettere nuove abitudini di vita, necessarie dopo la pandemia.
Le oasi green saranno poi intitolate a donne che si sono adoperate per migliorare la società con il loro lavoro, visto che tra gli scopi c’è anche il promuovere la parità di genere e la competenza femminile.
Perché le piante?
“Le piante costituiscono l’80% del cibo che mangiamo e producono il 98% dell’ossigeno che respiriamo. La pandemia ha rafforzato una consapevolezza: la nostra salute e quella del pianeta vanno a braccetto, anche e soprattutto in città, tanto che la diffusione e le conseguenze del COVID-19 parrebbero essere influenzate dalla qualità dell’aria. La natura inizia finalmente a essere considerata uno dei pilastri dell’equilibrio urbano”, si legge nel lancio per la stampa.
Attualmente dove sono le aree?
A Torino nascerà il Bosco degli altri intitolato a Lia Varesio, a Milano il Vivaio Bicocca ospiterà il Bosco delle STEM, a Perugia si interverrà sui cipressi intorno al Tempio di Sant’Arcangelo e a Palermo l’Orto Botanico verrà ampliato.
Come partecipare?
L’app AWorld, sviluppata dall’omonima società italiana e scelta dalle Nazioni Unite per promuovere la campagna per contrastare la crisi climatica con azioni individuali ActNow, collabora con weTree: tra gli stimoli interattivi dell’applicazione ci sono anche contenuti esclusivi per coinvolgere i cittadini nel progetto.
Meglio ancora vivere le aree in concreto, riservare agli alberi la propria cura e il proprio rispetto, e magari decidere di partecipare alla loro crescita attraverso comitati cittadini.
Chi sono i promotori?
WeTree è nato dall’incontro tra Resilientia Naturae e Rose Quadrate, su iniziativa di Ilaria Borletti Buitoni (vice Presidente FAI), Maria Lodovica Gullino (professore di patologia vegetale, dirige il Centro di Competenza Agroinnova dell’Università di Torino) e Ilaria Capua (scienziata, dirige il Centro di eccellenza One Health dell’Università della Florida). Sostenuto da Pirelli, Iren e dalla stessa rete weTree.