Oggi, 27 febbraio, è la giornata internazionale dedicata all’orso polare, una delle specie a rischio di estinzione a causa della riduzione del habitat nel quale vive e per questo simbolo dei cambiamenti climatici: la sua sopravvivenza infatti dipende dal ghiacci marini artici di Europa, Asia e America, la cui estensione si sta drasticamente contraendo.
I dati del fenomeno ce li fornisce il WWF: “Il cambiamento climatico ha ridotto la distesa di ghiaccio marino che un tempo si estendeva dal Polo Nord alla Baia di Hudson meridionale. E proprio nell’area meridionale della Baia di Hudson, fra il 2011 e il 2016, è stato stimato un calo della popolazione di orsi polari pari al 17%, con la diminuzione del numero di individui da 943 a 780.
Nel 2020 il ghiaccio polare ha raggiunto un nuovo record negativo: negli ultimi 50 anni, solo nel 2012 alla fine dell’estate era stata registrata un’estensione della banchisa polare minore di questa. Un evidente segnale che il riscaldamento globale è purtroppo sempre più forte, e che l’habitat dell’orso polare sta inesorabilmente scomparendo”.
E ancora: “Le concentrazioni di ghiaccio marino sono diminuite del 13% ogni decennio dal 1979 a causa dell’aumento delle temperature globali”.
Oltre al WWF ci sono altre associazioni serie che si preoccupano di monitorare la situazione, sensibilizzare le persone e agire per ostacolare le cause che stanno portando all’esenzione di questo magnifico mammifero, tra cui Polar Bears International. Oggi è la giornata ideale per iniziare a seguirle e supportarle!
© Stefano Pozzi / IG @steffopolar