
Al termine di un’attività fisica, per riprendere le energie ci vuole un pranzo nutriente, con proteine e carboidrati, ma anche sali minerali e vitamine. Nulla di meglio di una sostanziosa portata di enjera, il “pane” tipico di molte regioni africane, dall’Eritrea all’Etiopia. Originariamente fatto col teff (come nella versione che qui vi riportiamo), attualmente in Italia viene creato a partire dalla farina di grano con l’aggiunta di lieviti che permettano la fermentazione, difficile con le nostre acque e le nostre temperature. In un grande piatto, dal quale si servono insieme tutti quanti i commensali usando la sorta di pane morbido per prendere con le mani il boccone, sopra l’enjera vengono sistemate diverse pietanze a base di verdure, cotte e crude, e legumi, condite eccellentemente con profumate spezie.
FINGER FOOD
Ricetta e foto realizzata dei VeggieSituation

Enjera
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- 100 g di farina di teff integrale biologica
- 170 g di acqua
- 1 pizzico di sale
Istruzioni
In una bowl mescolate con una frusta la farina di teff integrale con l’acqua, coprite con una pellicola e tenete a temperatura ambiente per tre giorni. Aggiungete il pizzico di sale e mescolate. Aiutandovi con un mestolo, versate la pastella in una grande padella antiaderente già riscaldata. Lasciate cuocere per un minuto circa e, quando si cominciano a vedere le bolle in superficie, coprite con un coperchio e tenete sul fuoco basso per un paio di minuti senza girare lato. Servite l’enjera ancora tiepida con varie pietanze di legumi, ortaggi e insalata. Noi la proponiamo con ragù di lenticchie, bietole stufate, barbabietola cotta e insalata mista.