di Grazia Cacciola
Per lunghi anni gli smalti cruelty free sono stati un miraggio, così molte di noi hanno affrontato la scelta etica rinunciando a quel tocco colorato che le accompagnava facendo allegria e, perché no, rendendo le mani più sensuali. Poi, arrivati i primi smalti non testati su animali, siamo diventate ancora più esigenti: non testati è già un grande passo, ma magari non intossicarci è anche meglio.
Così il mercato, da qualche tempo, ha risposto a queste esigenze riuscendo a formulare la versione unicorno degli smalti: cruelty free, ecologici e naturali al 99%. Salvi gli animali e in salute anche noi.
Ho provato diversi smalti facilmente reperibili in Italia, sottoponendoli a stress: giornate di lavoro in cucina, alla tastiera del computer e… persino nell’orto! Ecco a voi i migliori.
The Body Shop
Tra i più conosciuti, perché avanguardie sul mercato del cruelty free, ci sono gli smalti Colour Crush di The Body Shop: una ventina di colori in cui sono assenti formaldeide, canfora e toluene, anche se parliamo sempre di smalti sintetici, composti da petrolati. Sono facili da applicare – anche se necessitano almeno di tre passate se si vuole un colore deciso – e hanno in più un’aggiunta di olio di marula del commercio equo che li rende una cura per le unghie. Le confezioni sono piccole, da 6.8 ml, cosa che le rende particolarmente economiche per chi vuole avere a disposizione tanti colori, spesso poi si trovano in offerta a metà prezzo. Una chicca della collezione è uno dei rarissimi topper cruelty free con brillantini, il Gold Sequins, che si può usare da solo o stendere come ultima passata top coat per aggiungere il glitter agli altri colori. Funziona anche steso su altre marche di smalti che non hanno il coat glitter.
Faby Line
I primi tempi in cui gli smalti cruelty free erano in commercio le nuance non erano tra le più appetibili. Le formulazioni naturali inizialmente si riuscivano a produrre solo in toni chiari e pastello, non nelle colorazioni più marcate e solide, che sono le preferite in questi anni, come mi ha raccontato Laura Leggero di Faby Line, azienda leader per gli smalti made in Italy. La ricerca costante e l’evoluzione delle tecniche impiegate per la produzione hanno fatto sì che ora esistano anche in colori molto più interessanti e attuali, dal blu al rosso, fino all’arancione, al viola e a un bellissimo verde intenso (potevo non innamorarmi di una manicure verde e viola?). La linea Faby Nature di Faby Line, in particolare, ha l’87% di ingredienti di origine vegetale, derivati da pasta di legno, cotone, mais e manioca, invece di essere composti da derivati del petrolio. Oltre che cruelty free, sono smalti ecologici. La cosa che mi ha stupito ulteriormente è che, nonostante questa formulazione super eco, sono smalti che asciugano bene e velocemente, sono quasi identici agli smalti non cruelty free e con petrolati, inoltre reggono molto bene gli stress: ho lavorato per ore nell’orto uscendone con lo smalto perfetto, intatto!
Faby Line è anche il distributore degli smalti O.P.I., molto utilizzati nei centri estetici e cruelty free dal 2007. Ma attenzione al trattamento Ridge Filler: non è testato su animali ma contiene seta, quindi non è vegan. Una curiosità? Faby Line ha lanciato la prima linea di smalti maschili e… sono cruelty free!
Benecos Nail Polish
Sulla stessa linea di pensiero di ingredienti naturali ci sono anche gli smalti Benecos Nail Polish, che garantiscono il 90% di ingredienti naturali e l’assenza di ftalati e canfora. I colori non sono tantissimi e alcuni risultano un po’ datati, però c’è una scelta sufficiente. Durano parecchio anche sottoposti a stress. Unico neo: il barattolino con il tappo gigante e il pennellino molto povero e con setole indisciplinate che vanno ovunque. Inoltre il tappo così grande non consente di vedere bene cosa si fa o di impugnarlo correttamente. Dopo le prime prove, ho dato una sforbiciata alle setole dell’applicatore e mantenendole più corte sono riuscita a gestirlo.
Provida Organics
Tra gli smalti di fascia più alta troviamo poi i Provida Organics, con le loro confezioni da 5 ml e una formulazione totalmente naturale. I prezzi sono ovviamente più alti, data la ricetta, ma vale la pena se si vuole la sicurezza di un prodotto davvero ecologico. Attenzione però che non tutti i colori sono vegan: alcuni contengono cera d’api. La resistenza è ottimale e asciugano in tempi decenti anche se non velocissimi.
Zao
Rimanendo al totalmente naturale, ho provato anche gli smalti Zao, che, bisogna ammetterlo, hanno il flacone più accattivante per le ecodipendenti! Design minimale, tappino in bambù che non inquina, pennellino tozzo ricco di setole che permette una notevole precisione e packaging completamente riciclabile. Esistono in quindici colori molto attuali che cambiano tutti gli anni seguendo le tendenze del momento e la formulazione è arricchita con olio di bambù.
Sante
Sono vegan ed esenti dalle cinque maggiori sostanze tossiche degli smalti classici, e sono anche gli unici in cui ho trovato la certificazione gluten free, insieme agli smalti Sante Nail Polish, diffusi soprattutto nelle erboristerie e che hanno una formulazione simile agli Zao. Particolarmente interessante nei Sante è il 2 in 1 Base & Top Coat, una finitura lucida a base di oli di frutta da utilizzare sia come base che come finitura. La differenza è enorme, rende lo smalto Sante, un po’ debolino da solo, uno smalto resistentissimo e a prova di sbeccatura. Sante è anche uno dei pochi – e dei pochissimi reperibili in Italia! – che produce un solvente levasmalto vegan e cruelty free, senza acetone, addirittura con bio-alcohol.
di Grazia Cacciola
Per lunghi anni gli smalti cruelty free sono stati un miraggio, così molte di noi hanno affrontato la scelta etica rinunciando a quel tocco colorato che le accompagnava facendo allegria e, perché no, rendendo le mani più sensuali. Poi, arrivati i primi smalti non testati su animali, siamo diventate ancora più esigenti: non testati è già un grande passo, ma magari non intossicarci è anche meglio.
Così il mercato, da qualche tempo, ha risposto a queste esigenze riuscendo a formulare la versione unicorno degli smalti: cruelty free, ecologici e naturali al 99%. Salvi gli animali e in salute anche noi.
Ho provato diversi smalti facilmente reperibili in Italia, sottoponendoli a stress: giornate di lavoro in cucina, alla tastiera del computer e… persino nell’orto! Ecco a voi i migliori.
The Body Shop
Tra i più conosciuti, perché avanguardie sul mercato del cruelty free, ci sono gli smalti Colour Crush di The Body Shop: una ventina di colori in cui sono assenti formaldeide, canfora e toluene, anche se parliamo sempre di smalti sintetici, composti da petrolati. Sono facili da applicare – anche se necessitano almeno di tre passate se si vuole un colore deciso – e hanno in più un’aggiunta di olio di marula del commercio equo che li rende una cura per le unghie. Le confezioni sono piccole, da 6.8 ml, cosa che le rende particolarmente economiche per chi vuole avere a disposizione tanti colori, spesso poi si trovano in offerta a metà prezzo. Una chicca della collezione è uno dei rarissimi topper cruelty free con brillantini, il Gold Sequins, che si può usare da solo o stendere come ultima passata top coat per aggiungere il glitter agli altri colori. Funziona anche steso su altre marche di smalti che non hanno il coat glitter.
Faby Line
I primi tempi in cui gli smalti cruelty free erano in commercio le nuance non erano tra le più appetibili. Le formulazioni naturali inizialmente si riuscivano a produrre solo in toni chiari e pastello, non nelle colorazioni più marcate e solide, che sono le preferite in questi anni, come mi ha raccontato Laura Leggero di Faby Line, azienda leader per gli smalti made in Italy. La ricerca costante e l’evoluzione delle tecniche impiegate per la produzione hanno fatto sì che ora esistano anche in colori molto più interessanti e attuali, dal blu al rosso, fino all’arancione, al viola e a un bellissimo verde intenso (potevo non innamorarmi di una manicure verde e viola?). La linea Faby Nature di Faby Line, in particolare, ha l’87% di ingredienti di origine vegetale, derivati da pasta di legno, cotone, mais e manioca, invece di essere composti da derivati del petrolio. Oltre che cruelty free, sono smalti ecologici. La cosa che mi ha stupito ulteriormente è che, nonostante questa formulazione super eco, sono smalti che asciugano bene e velocemente, sono quasi identici agli smalti non cruelty free e con petrolati, inoltre reggono molto bene gli stress: ho lavorato per ore nell’orto uscendone con lo smalto perfetto, intatto!
Faby Line è anche il distributore degli smalti O.P.I., molto utilizzati nei centri estetici e cruelty free dal 2007. Ma attenzione al trattamento Ridge Filler: non è testato su animali ma contiene seta, quindi non è vegan. Una curiosità? Faby Line ha lanciato la prima linea di smalti maschili e… sono cruelty free!
Benecos Nail Polish
Sulla stessa linea di pensiero di ingredienti naturali ci sono anche gli smalti Benecos Nail Polish, che garantiscono il 90% di ingredienti naturali e l’assenza di ftalati e canfora. I colori non sono tantissimi e alcuni risultano un po’ datati, però c’è una scelta sufficiente. Durano parecchio anche sottoposti a stress. Unico neo: il barattolino con il tappo gigante e il pennellino molto povero e con setole indisciplinate che vanno ovunque. Inoltre il tappo così grande non consente di vedere bene cosa si fa o di impugnarlo correttamente. Dopo le prime prove, ho dato una sforbiciata alle setole dell’applicatore e mantenendole più corte sono riuscita a gestirlo.
Provida Organics
Tra gli smalti di fascia più alta troviamo poi i Provida Organics, con le loro confezioni da 5 ml e una formulazione totalmente naturale. I prezzi sono ovviamente più alti, data la ricetta, ma vale la pena se si vuole la sicurezza di un prodotto davvero ecologico. Attenzione però che non tutti i colori sono vegan: alcuni contengono cera d’api. La resistenza è ottimale e asciugano in tempi decenti anche se non velocissimi.
Zao
Rimanendo al totalmente naturale, ho provato anche gli smalti Zao, che, bisogna ammetterlo, hanno il flacone più accattivante per le ecodipendenti! Design minimale, tappino in bambù che non inquina, pennellino tozzo ricco di setole che permette una notevole precisione e packaging completamente riciclabile. Esistono in quindici colori molto attuali che cambiano tutti gli anni seguendo le tendenze del momento e la formulazione è arricchita con olio di bambù.
Sante
Sono vegan ed esenti dalle cinque maggiori sostanze tossiche degli smalti classici, e sono anche gli unici in cui ho trovato la certificazione gluten free, insieme agli smalti Sante Nail Polish, diffusi soprattutto nelle erboristerie e che hanno una formulazione simile agli Zao. Particolarmente interessante nei Sante è il 2 in 1 Base & Top Coat, una finitura lucida a base di oli di frutta da utilizzare sia come base che come finitura. La differenza è enorme, rende lo smalto Sante, un po’ debolino da solo, uno smalto resistentissimo e a prova di sbeccatura. Sante è anche uno dei pochi – e dei pochissimi reperibili in Italia! – che produce un solvente levasmalto vegan e cruelty free, senza acetone, addirittura con bio-alcohol.
Nei saloni di bellezza è facile trovare gli smalti O.P.I. e gli Zoya, che hanno una vasta linea. Coloratissimi, comprendono anche alcuni colori fluo e altri che ricordano tonalità metalliche, come Hermina, che sembra quasi acciaio. Amatissimo dalle più giovani Zoya Vegan Monet, un top coat con glitter traslucidi olografici. Non sono ecologici o naturali, ma garantiscono il cruelty free e la composizione vegan. Ovviamente, in virtù di questo sono resistenti e durano per giorni.
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