Al via Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty 2023. La XXVI edizione si tiene a Rovigo dal 21 al 23 luglio, tre giorni di musica e diritti umani, come sempre a fianco di Amnesty International Italia.
Tutti gli eventi del festival sono a ingresso libero e FV magazine è felice di esserne media partner, oltre che essere in giuria del concorso dedicato ai big.
Da quest’anno la manifestazione si inserisce nel contesto più ampio della Settimana dei diritti umani, una rassegna multidisciplinare per promuovere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura, che invade Rovigo da lunedì 17 a domenica 23 luglio 2023, con una anteprima ad Adria il 15 luglio. Oltre 60 eventi, tutti ad ingresso libero, in 6 diverse location, con il coinvolgimento di più di 40 associazioni e realtà del territorio.
Gli appuntamenti pomeridiani della XXVI edizione di Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty
Le tre giornate prendono il via con degli appuntamenti pomeridiani.
Venerdì 21 alle 19.30 ai Giardini delle Due Torri si tiene il concerto di Effemme, progetto nato dall’incontro di due amici di Voci per la Libertà, Francesco Fry Moneti e Michele Mud.
Sabato 22 sempre alle 19.30 l’appuntamento è alla Sala della Gran Guardia per la proiezione docufilm “Rumore – Human Vibes”, l’incontro tra musica e diritti umani narrato attraverso le canzoni che negli ultimi 20 anni hanno ricevuto il Premio Amnesty nella sezione Big all’interno di Voci per la Libertà. Sono presenti la regista Simona Cocozza e la presidente di Amnesty International Italia Alba Bonetti.
Domenica 23 si parte alle 18 nella Sala della Gran Guardia con l’incontro con il pubblico di Manuel Agnelli, vincitore del Premio Amnesty International Italia sezione Big, con Francesca Corbo (Ufficio arte e diritti umani di Amnesty International Italia). Alle 19.30 ai Giardini delle Due Torri ha luogo la presentazione/concerto di “Shahida – Tracce di libertà”, un triplo CD a sostegno delle donne rifugiate. Con Stefano Canestrini del Centro Astalli, Simone Veronelli di Appaloosa Records/I.R.D. e le esibizioni di Erica Boschiero e Lorenzo Monguzzi. Conduce Enrico Deregibus.
I live del concorso per emergenti
Il palco principale del festival è in Piazza Vittorio Emanuele II, con tre serate previste alle 21.30, nelle quali si sfidano otto artisti, fra band e cantautori provenienti da tutta Italia, per aggiudicarsi il Premio Amnesty International nella sezione Emergenti.
Nella prima semifinale di venerdì 21 luglio si fronteggiano: Buva da Cerignola/Roma con “Sud”, Cenere da Bologna con “Chi lo decide chi siamo?”, Da Quagga da Verona con “Casa mia” e Pankhurst da Ferrara con “Watch him bleed”.
Nella seconda, sabato 22 luglio, tocca a: Candeo da Milano con “Le tue stesse gambe”, Cocciglia dall’Aquila con “La mia giostra”, La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con “Cuentalo”, Obi da Torino con “Attimo”.
I migliori cinque sono protagonisti nella finale di domenica 23.
Gli headliner di Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty 2023
In ciascuna serata di in Piazza Vittorio Emanuele II c’è un ospite prestigioso.
Si parte venerdì 21 con il concerto della Banda Rulli Frulli, uno dei più bei progetti italiani di musica e inclusione, che per l’occasione vede come ospiti due amici di Voci per la Libertà: Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione e Michele Mud Negrini.
Sabato 22 è la volta di un altro progetto collettivo, quello degli studenti del dipartimento Pop Rock del Conservatorio di Musica Francesco Venezze di Rovigo che propongono dal vivo alcuni dei brani vincitori delle passate edizioni del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big, appositamente riarrangiati.
Domenica 23 il gran finale con la premiazione di Manuel Agnelli come vincitore del Premio Amnesty International Italia, sezione Big con il brano “Severodonetsk”, una canzone che mette l’essere umano al centro, rendendolo il vero protagonista al di sopra della geopolitica e delle ragioni di stato. A condurre le tre serate sul palco principale di Piazza Vittorio Emanuele II sono gli storici presentatori del festival Savino Zaba e Carmen Formenton.
Il commento del direttore artistico Lionello
“Dopo mesi di intenso lavoro, riunioni, coordinamenti, telefonate ed e.mail tra le numerosissime realtà che hanno creduto in questo progetto ci siamo. È una grande soddisfazione. Siamo riusciti a creare un grande e variegato cartellone grazie al quale i temi legati ai diritti umani possano entrare nel cuore prima che nella mente, grazie al fatto che sono trasformati in emozioni mediante il potere immediato ed empatico dell’arte e della cultura”, commenta Michele Lionello direttore artistico del festival.
Per info: www.vociperlaliberta.it
Torna alle news.